La “Nacchera di mare” in via di estinzione per colpa di un virus

Non c’entra l’uomo. Non stavolta. Il “giallo” sembra vicino a una soluzione: è colpa di una imprevedibile pandemia se dal 2017 ad oggi è scomparso il 99,9% degli individui di Pinna nobilis, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo. Un’infezione virale, a quanto pare. E l’indiziato numero uno per l’estinzione, che parrebbe quasi inevitabile, della cosiddetta “nacchera di mare”, che può arrivare a 70 centimetri di altezza e a un massimo di 45 anni di età, è un virus causa di immunodepressione: qualcosa di non troppo dissimile agli HIV, responsabili dell’immunodeficienza umana. Si tratta, per l’esattezza, di un picornavirus: la notizia, veicolata in un articolo scientifico pubblicato su “Frontiers in Veterinary medicine” a margine di uno studio coordinato da una ricercatrice italiana dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Francesca Carella, aggiunge un nuovo tassello alla conoscenza di un fenomeno su cui da tempo si interrogano gli scienziati. E se

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