Le piccole scuole tra educazione estesa e alleanze di prossimità, online il n.8 della rivista scientifica IUL Research “Comunità educanti. Ripensare l’istituzione educativa a partire dalle alleanze territoriali”
È disponibile online l’ottavo numero della rivista scientifica open access IUL Research, dell’Università Telematica degli Studi IUL , dal titolo: “Comunità educanti. Ripensare l’istituzione educativa a partire dalle alleanze territoriali – IUL Press V. 4 N. 8 (2023).
Il numero, a cura di Giovanni Biondi, Massimo Faggioli, Sophie Nadeau-Tremblay, raccoglie numerosi contributi di ricerca su una idea di scuola di prossimità e che si inseriscono in un percorso di riflessione sull’ educazione intesa come un bene comune, che si afferma progressivamente nelle pratiche diffuse e si consolida nelle istituzioni democratiche.
Lo spazio assume un ruolo fondamentale anche nel quadro di un rinnovato teacher competence framework: ripensare le aule decentrate all’aperto e negli spazi di esplorazione per la scuola diffusa richiede di analizzare e intervenire sulla competenza spaziale dei docenti.
Il contributo di Stefania Chipa, Giuseppina Cannella e Giuseppina Rita Mangione dal titolo “La scuola diffusa in aule decentrate. Analisi delle competenze spaziali dei docenti” valorizza la ricerca condotta sul modello di “Scuola Diffusa” nel territorio di Reggio Emilia e permette di comprendere come la collaborazione interprofessionale contribuisca a sostenere i docenti nel processo di transizione verso l’uso di ambienti di apprendimento non abituali e facenti parte della scuola diffusa. I risultati ottenuti e discussi permettono al gruppo di ricerca di condividere i livelli di competenza spaziale (in termini di consapevolezza, conoscenza e manipolazione dei nuovi spazi) rilevati nei docenti che sperimentano la scuola diffusa.
La comunità educante richiama l’idea di rete e le opportunità di un ambiente di apprendimento allargato in cui progettare e realizzare attività didattiche sincrone e asincrone, le quali, nell’ambito dell’ecosistema educativo, possono favorire la nascita di esperienze di co-responsabilità di rete.
Il contributo di Carlotta Bellomi e Giuseppina Rita Jose Mangione dal titolo “Volontari per l’Educazione: un’esperienza di sistema formativo allargato per il recupero degli apprendimenti” racconta un progetto nazionale che permette intervenire sulla responsabilizzazione sociale di una più vasta comunità educante, contribuendo a garantire il diritto all’educazione/istruzione di qualità e aiutando la scuola nei processi di recupero degli apprendimenti e supporto alla motivazione allo studio. La collaborazione tra INDIRE e Save the Children ha favorito il coinvolgimento e il supporto a numerose piccole scuole che aderiscono al Movimento Nazionale delle Piccole Scuole, facendo delle alleanze educative l’opportunità per estendere servizi e offerta curricolare. Le piccole scuole hanno avuto modo di conoscere il progetto attraverso la partecipazione a un evento online e di richiedere l’attivazione del sostegno per i loro studenti durante l’anno scolastico, in preparazione all’esame di licenza media e durante il periodo estivo. Per quanto riguarda l’anno scolastico 2022/2023, le piccole scuole aderenti al progetto “Volontari per l’Educazione” sono state 48 (afferenti a 12 Istituti Comprensivi) e la collaborazione ha portato al sostegno di 80 studenti.
Di grande interesse i due Focus presenti nel numero, il primo quello di Sophie Nadeau-Tremblay, docente e ricercatrice del Québec che con il contributo “Mediazione culturale con partner extra-scolastici per sostenere la rappresentazione del patrimonio storico, culturale e naturale degli studenti delle scuole primarie e secondarie dell’École en réseau (EER)”, la rete delle piccole scuole con cui viene sperimentato il progetto “Classi in Rete”, mostra come le alleanze di rete possano sostenere la promozione della cultura tra gli studenti attraverso il contributo di partner impegnati in percorsi extracurriculari .
Il secondo contributo, di Pasquale Bonasora, Presidente di Labsus, dal titolo “I Patti educativi di comunità: la scuola da bene pubblico a bene comune” esplora il concetto di Patti educativi di comunità all’interno del contesto della sussidiarietà orizzontale, che promuove la collaborazione tra cittadini e istituzioni per affrontare le sfide collettive. La collaborazione tra INDIRE e Labus ha permesso la realizzazione dell’ Osservatorio Nazionale sui Patti Educativi uno spazio come indicato da Bonasora “necessario per intercettare i Patti realizzati sul territorio nazionale, con una particolare attenzione per le piccole scuole che hanno bisogno di avere nell’ente locale il loro principale alleato; esso utile per restituire una geografia, sempre aggiornata, di attori ed esperienze attivate sul territorio nazionale insieme alla scuola; per individuare i tratti caratterizzanti che fanno del Patto lo strumento strategico e operativo in grado di costruire una nuova e inedita alleanza tra scuola e comunità locale; per costruire strumenti e toolkit con lo scopo di aiutare le scuole e le comunità nella fase di co-progettazione e realizzazione di alleanze durature e sostenibili nel tempo; per valorizzare le migliori pratiche, al fine di restituire alla comunità nazionale una varietà di modelli a cui ispirarsi”.
Sempre in questo numero la bellissima recensione della prof.ssa Rita Locatelli (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) del volume “La scuola di prossimità. Dimensioni, geografie e strumenti di un rinnovato scenario educativo” curato da Stefania Chipa, Giuseppina Rosa Jose Mangione, Serena Greco, Lorenza Orlandini e Alessia Rosa (edito Morcelliana Scholé, 2023). L’analisi delle sfide e delle opportunità nella realizzazione di una scuola di prossimità risulta efficace grazie all’integrazione di riflessioni teoriche e di parti di indagine empirica e studi di caso.
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