La pesca a strascico causa il rilascio di 370 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno

Le foreste, ormai lo sappiamo, sono veri e propri “pozzi di carbonio” (in inglese carbon sink): gli alberi assorbono l’anidride carbonica presente nell’atmosfera e accumulano il carbonio che la costituisce sotto forma di molecole organiche. Questo le rende elementi di fondamentale importanza per il controllo dei livelli di CO2 atmosferica e, quindi, per la regolazione del clima terrestre. Un discorso simile vale anche per gli oceani, e in particolare per i fondali oceanici, che raccolgono grandi quantità di carbonio immagazzinato ad esempio nelle conchiglie – costituite essenzialmente da carbonato di calcio – che nel tempo vi si depositano. Dei due, però, il ruolo di questo secondo “pozzo” è molto meno riconosciuto, nonostante le evidenze scientifiche che dimostrano l’importanza di preservarne l’integrità.
Biodiversità La “Nacchera di mare” in via di estinzione per colpa di un virus di Pasquale Raicaldo 05 Dicembre 2023
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