Stalle hi-tech e biogas, così il Parmigiano Reggiano resiste alla crisi climatica

Giganteschi ventilatori e irrigatori nelle stalle, sensori per monitorare il consumo di cibo e di acqua, fotovoltaico e impianti di biogas, produzione biologica del foraggio, robot per la mungitura. Gli allevamenti da latte sono sempre più hi-tech sia nella stalla che fuori. I vantaggi sono molti, anche sull’impatto ambientale. La tecnologia sta aiutando allevatori e imprenditori a fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico che comincia a farsi sentire anche su un prodotto d’eccellenza del made in Italy come il Parmigiano Reggiano. Un problema a cui perfino il Financial Times ha dedicato un paio di lunghi reportage.
Perché se il territorio d’origine è ristretto – si produce solo a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova, alla destra del fiume Po – i problemi che riguardano il formaggio più famoso e imitato del mondo suscitano un interesse globale. Un’attenzione cresciuta soprattutto dopo l’alluvione che la scorsa primavera ha colpito
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