Elon Musk, primo chip cerebrale Neuralink impiantato su essere umano
Neuralink, l’azienda di neurotecnologia medica fondata da Elon Musk, ha inserito per la prima volta un impianto cerebrale su un essere umano. Il paziente si sta riprendendo bene dopo l’intervento di domenica, ha scritto il magnate su X. “I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento di picchi neuronali”, ha aggiunto.
L’impianto di Neuralink è stato progettato per consentire alle persone di utilizzare uno smartphone, e altre tecnologie, attraverso l’attività cerebrale.
A maggio, Neuralink è stata autorizzata a utilizzare l’impianto, di forma piatta e circolare, in una sperimentazione clinica con gli esseri umani, dopo che in precedenza era stato testato sulle scimmie. L’impianto è dotato di 1.024 elettrodi, che un robot collega al cervello con un ago estremamente sottile.
Per la sperimentazione clinica, Neuralink si era orientata in particolare verso pazienti affetti da tetraplegia, vale a dire condizionati da paralisi alle gambe e alle braccia.
Quando le persone iniziano a muoversi, una certa area del cervello si attiva. Gli elettrodi captano questi segnali e dovrebbero essere sufficienti a immaginare un movimento per azionare, ad esempio, un cursore su un computer.
Anche in caso di interventi riusciti, i pazienti possono impiegare mesi per imparare a controllare i computer attraverso la propria attività cerebrale. Lo studio clinico Neuralink è stato progettato per durare sei anni.
Cosa aveva detto Musk
A dicembre 2022, Musk aveva preannunciato l’impianto di un chip nel giro di 6 mesi. Il programma ha richiesto un periodo di tempo supplementare rispetto all’intervento del magnate all’evento ‘Neuralink Show and Tell’. “È come sostituire un pezzo del tuo cranio con uno smartwatch, in mancanza di un’analogia migliore”, aveva detto il fondatore di SpaceX. “Riteniamo che dovremmo essere pronti per avere un chip in un essere umano nel giro di 6 mesi. Stiamo lavorando sodo, prima di inserire un chip in un essere umano vogliamo essere sicuri che funzioni alla perfezione”, aveva aggiunto.
A maggio dello scorso anno, Neuralink ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense per condurre il suo primo studio clinico sull’uomo. “E’ il risultato della collaborazione con la Fda e rappresenta un importante primo passo che un giorno consentirà alla nostra tecnologia di aiutare molte persone”, ha twittato la società in quella circostanza.
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