FI, Pier Silvio: “Scendere in campo? No, Tajani uomo giusto”. E su Mediaset…

Conferenza stampa Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: “Raccolta pubblicitaria positiva: nel 2023 siamo cresciuti del 2,8%” 

Raccolta pubblicitaria, ascolti, nuovi obiettivi, conferme e smentite ma anche un po’ di politica: l’amministratore delegato Mediaset ha fatto il punto sui risultati ottenuti da Mediaset negli ultimi mesi, raccontando anche il futuro dell’emittente tv. 

Sul capitolo politica, Pier Silvio ha confermato che non assumerà alcun ruolo in Forza Italia, ribadendo che “la mia posizione non è cambiata da giugno scorso, subito dopo la scomparsa di papà, e rispetto a Natale”. Poi, ha specificato, “è vero che mi tirano sempre in ballo, però oggi penso e spero che Forza Italia possa fare un buon lavoro”. “Antonio Tajani – ha sottolineato Berlusconi – è la persona giusta, con una leadership basata su una qualità che considero importantissima, la serietà”. In ogni caso, ha spiegato, “non si tratta di sostituire la leadership di mio padre, che è impossibile, ma di creare un gruppo di persone per portare avanti ciò che mio padre ha creato”, poi “credo che l’esperienza che mio padre ha costruito vada portata avanti anche con un gruppo di giovani”.

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Sulla raccolta pubblicitaria ha dichiarato che “è stata positiva e siamo cresciuti del 2,8% per i ricavi pubblicitari” di Publitalia, mentre a livello di Mfe la crescita è “stata del +2,1%”. Inoltre, ha aggiunto, “a livello di gruppo confermiamo il target di superare i 200 milioni di utili nel 2023”. “Aver chiuso il 2023 davanti alla Rai per la prima volta nella storia non era nei nostri obiettivi, noi facciamo gara su noi stessi come editori”, poi certamente “l’ascolto è fondamentale per raggiungere i ricavi pubblicitari”. Ripetere i dati del 2024, ha aggiunto, “è matematicamente impossibile”, in quanto “ci sono gli Europei con la nazionale e le Olimpiadi”, comunque “stiamo a vedere”, ma la cosa “rilevante è essere il primo editore italiano integrato per i numeri che portiamo agli investitori pubblicitari”.  Di sicuro, “a gennaio stiamo andando benissimo, la tendenza è assolutamente positiva, con il totale delle reti Mediaset tutte in crescita mentre quelle Rai sono tutte in calo”. Insomma, ha concluso, “l’Inizio di anno è incoraggiante, ma quest’anno battere la Rai è impossibile”.

Spazio poi ai conduttori.  Grande stima e gratitudine verso Pietro Chiambretti e Paolo Bonolis, il primo pronto al ritorno in Rai mentre il secondo sta riflettendo suo futuro professionale, magari lontano da Mediaset. Sono i sentimenti di Pier Silvio Berlusconi che in conferenza stampa ha affermato di non avere “alcun segnale di difficoltà nel nostro rapporto con Bonolis con cui abbiamo un rapporto di grande stima e gratitudine vera. Con noi ha fatto davvero tutto e Paolo sa benissimo che oggi, più che mai, siamo aperti a qualunque tipo di contenuto, sia per un progetto in seconda sia in prima serata”. “Il contratto ha una scadenza naturale, ma ci sarà l’anno prossimo e ci sarà una nuova edizione di ‘Avanti un altro’ e su questo stiamo lavorando”, per il resto “non ho segnali di cambiamenti con Paolo, ma si decide in due, e noi siamo qua”, ha aggiunto.

Nei confronti di Piero Chiambretti, ha spiegato ancora, “ho una grandissima stima, oltre che un grandissimo rapporto personale fatto di affetto; io ritengo che sia giusto che lui faccia ciò che più desidera fare: ovviamente penso che tornare in Rai per lui possa avere un certo significato, io non la vivo come una questione di concorrenza”, anche se “lui sa che quando vuole, se vuole, Mediaset sarà sempre casa sua”.

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Silvio Berlusconi è morto, le reazioni: “Scompare un gigante della politica italiana”, le parole di Valditara

Come abbiamo appena riportato, l’ex premier Silvio Berlusconi è scomparso all’età di 86 anni. Per qualche settimana è stato ricoverato al San Raffaele, poi dimesso il 30 marzo e poi ricoverato nuovamente nella giornata di mercoledì 5 aprile in terapia intensiva per problemi cardiovascolari. Dimesso il 19 maggio, il 9 giugno è stato nuovamente ricoverato. Berlusconi è deceduto all’ospedale San Raffaele di Milano.

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Molteplici, ovviamente, le reazioni dal mondo della cultura e della politica, alcune delle quali riportate da RaiNews. Ecco le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “La morte del Presidente Sen. Silvio Berlusconi lascia un dolore immenso. Scompare un gigante della politica italiana, colui che ha concepito il centrodestra moderno, senza la cui intelligente opera non sarebbe stato possibile affermare quei valori di libertà che hanno ispirato le coalizioni liberalconservatrici a partire dal Polo delle Libertà”.
La morte del Presidente Sen. Silvio Berlusconi lascia un dolore immenso. (1/2) pic.twitter.com/4ZZtBk6psB— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) June 12, 2023

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“Un grande amico del lago Maggiore un grande italiano ha deciso di salutarci proprio oggi. Chiedo un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi”, queste le parole del leader della Lega Matteo Salvini.
Il deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha scritto: “Silvio Berlusconi ha scritto la storia del centrodestra. Non se ne va solo un grande politico, ma una persona di grande umanità. A nome dei deputati di FdI porgo alla sua famiglia e agli amici di Forza Italia le più sentite condoglianze.”
Il leader di Azione Carlo Calenda: “Esprimo le condoglianze mie e di Azione alla famiglia e alla comunità di Forza Italia, per la morte di Silvio Berlusconi. Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Riposi in pace”.
Ecco il ricordo del leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve”.
“Con la morte di Silvio Berlusconi finisce un’epoca che ha avuto inizio nel 1994. In questi 30 anni l’Italia si è trasformata. A noi e ai posteri il giudizio su quanto guadagnato e su quanto perso in questa trasformazione”, questo quanto ha scritto la segretaria generale della Cisl Scuola Ivana Barbacci.
Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, ha detto: “Di fronte alla scomparsa di Silvio Berlusconi vogliamo far arrivare tutta la nostra vicinanza al dolore della sua famiglia, dei suoi cari e di tutta Forza Italia, così come vogliamo che arrivi al governo e alle forze di maggioranza. Con la morte di Silvio Berlusconi si chiude un’epoca. Tutto ci ha divisi e ci divide dalla sua visione politica, resta però il rispetto che umanamente si deve a quello che è stato un protagonista della storia del nostro Paese. Le più sentite condoglianze da parte del Partito democratico”.
“Sono davvero addolorata per questa triste notizia, che pensavo non dovesse arrivare mai. Ricordo le tante soddisfazioni e vittorie che ci ha regalato, sia in politica che nello sport e che non potremo mai scordare. La sua discesa in campo ha cambiato la storia di questa Nazione e si è sempre speso in prima persona senza risparmiarsi mai. Grazie di tutto Presidente, continueremo le tue battaglie per rendere migliore la nostra Italia. Sarai sempre nel nostro cuore” questo quanto ha dichiarato l’on. Paola Frassinetti, Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.
“Rimarrai sempre con noi, buon viaggio Presidente”. È il commosso saluto della ministra del turismo Daniela Santanchè sui social per la morte di Silvio Berlusconi.
“Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e un politico che in ogni campo in cui si è cimentato ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia”. Lo ha scritto su Facebook il leader M5s Giuseppe Conte. “In questo momento di profondo dolore. Tengo a far pervenire ai suoi cari e alla sua famiglia il sincero e rispettoso cordoglio mio e del Movimento 5 Stelle”.
“Berlusconi ha fatto la storia del nostro Paese. La sua scomparsa segna uno di quei momenti in cui tutti, che siano stati vicini o lontani dalle sue scelte, si sentono coinvolti. Affetto e vicinanza ai suoi familiari e ai suoi amici. E a tutta la comunità politica di Forza Italia”, ha scritto su Twitter l’ex premier Enrico Letta.
“Silvio Berlusconi se ne è andato. Ci sarà tempo per l’analisi politica. Ora è solo il momento del cordoglio. Se ne è andato come ha vissuto: combattendo come un leone. Da protagonista. Un abbraccio alla sua famiglia e alla comunità di Forza Italia”, ha scritto su Facebook Maria Elena Boschi, deputata del gruppo Azione-Italia viva.
“Apprendo con enorme dolore della scomparsa di Silvio Berlusconi.  Entrerà nei libri di storia come il leader italiano che ha trasformato la politica, il calcio, la tv, l’economia. Ma oggi voglio ricordare soprattutto l’uomo: il mentore che mi ha dato fiducia, che mi ha spinto a fare politica, che non mi ha mai fatto mancare sostegno e incoraggiamento, con una carica di affetto e stima che non è mai venuta meno, neppure nei momenti di dissenso e disaccordo. Per questo gli sarò sempre riconoscente. Oggi piango con i figli e la famiglia la scomparsa di una persona speciale, geniale, generosa, sorprendente. Lascia un vuoto incolmabile per chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione.
La morte di Silvio Berlusconi è “un dolore immenso”. L’ha twittato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che è in missione a Washington. “Un dolore immenso. Semplicemente grazie Presidente, grazie Silvio”, ha twittato il vicepremier, membro storico di Forza Italia.
“È stato un eroe della resistenza alla magistratura. Io ero suo amico nel privato, sul piano politico non ho potuto che condividere sue posizioni. L’amicizia è un legame fondamentale ma nessuno, dopo Tortora, è stato al centro di un’indagine giudiziaria così ingiusta. Ha sacrificato la sua vita personale per un’attività per cui non era neanche tanto portato, ma ha resistito alle indagini della magistratura che hanno distrutto tutti i partiti. Per questo è un eroe della resistenza alla magistratura”. Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.
“Esprimo il più sentito cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, assoluto protagonista della vita pubblica italiana degli ultimi cinquant’anni. Da imprenditore ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e dello sport, con spirito d’iniziativa e innovazione straordinari. Da leader ha trasformato la politica ed è stato amato da milioni di italiani per la sua umanità e il suo carisma. Alla famiglia, ai dipendenti del suo gruppo, alla comunità di Forza Italia, le più sentite condoglianze”, ha detto Mario Draghi, ex presidente del Consiglio.
“Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”, scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua leadership, continua il capo di Stato, “ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana” e da presidente del Consiglio “ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo”. È stato, ha concluso Mattarella, “una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo” raggiungendo “posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni”. 
Papa Francesco ha invece diffuso una nota esprimendo “vicinanza” alla famiglia di Berlusconi per la “perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”.
Il saluto della premier Giorgia Meloni
“Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente”, dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la notizia della morte di Silvio Berlusconi in un video. “Era un uomo che non aveva mai avuto paura di difendere le sue convinzioni. E sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia di Italia. A consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione, nel mondo dell’impresa.
“Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui abbiamo combattuto, vinto e perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati. Addio Silvio”, aggiunge la leader di Fratelli d’Italia, che fu ministra, come specifica Fanpage.it, proprio durante uno dei governi di Berlusconi.
A Dio, Silvio. pic.twitter.com/hWiSNPCeia— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 12, 2023
Il ricordo dell’ex ministra dell’Istruzione Moratti
Lungo il ricordo dell’ex ministra dell’Istruzione Letizia Moratti durante i governi Berlusconi II e Berlusconi III: “Sono profondamente addolorata per la scomparsa di Silvio Berlusconi. A lui mi legano tanti ricordi privati, grazie all’amicizia di mio marito con Silvio, e tanti ricordi di momenti pubblici, al servizio delle istituzioni del Paese. Ricordo la telefonata di quando mi è stata proposta la nomina a Ministro dell’Istruzione nel suo Governo e ricordo con orgoglio il lavoro fatto assieme in quegli anni. Ma anche la campagna elettorale per la mia corsa a sindaco di Milano. Berlusconi è stato un geniale innovatore, un passo avanti a tutti come imprenditore, leader politico indiscusso, grande trascinatore. Ma anche una persona generosa e di una simpatia travolgente. Ha cambiato il mondo della televisione, dello sport con i suoi successi nel calcio con il Milan e recentemente con il Monza, e anche quello della comunicazione politica, inventandosi un partito dal nulla – quando nessuno ci credeva a parte lui – in grado di diventare per lungo tempo il principale partito italiano: la casa dei liberali, dei popolari, dei socialisti. Con il suo carisma e il contagioso entusiasmo, capace di rendere facile e possibile quello che agli altri appariva difficilissimo e praticamente impossibile, ha segnato un’epoca e il suo passaggio nella politica e nell’economia italiana rimarrà. Sono convinta che il tempo gli renderà giustizia e anche i tanti detrattori, che in vita non gli hanno perdonato niente, ma questo è il destino dei personaggi che segnano la loro epoca, rivedranno i loro giudizi. Rivolgo il mio abbraccio più affettuoso e le mie condoglianze sincere a tutta la famiglia e in particolare ai figli”.

“Pinocchio” capitolo III, lettura e comprensione del testo

   Le avventure del più famoso burattino del mondo con la relativa parte relativa alla lettura ed alla comprensione del testo. Un iter didattico, particolarmente stimolante per i bambini ed il docente, adatto per una classe quarta od una classe quinta della scuola primaria a seconda delle competenze pregresse raggiunte. Eccovi il link da poter visionare:Capitolo III: “Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino”.Ti potrebbero interessare:Come andò che maestro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, che piangeva e rideva come un bambino.Capitolo II: “Maestro Ciliegia regala il pezzo di legno al suo amico Geppetto, il quale lo prende per fabbricarsi un burattino maraviglioso che sappia ballare, tirar di scherma e fare i salti mortali”.Capitolo III: “Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino”.Capitolo IV: “La storia di pinocchio col Grillo-parlante dove si vede come i ragazzi cattivi hanno a noia di sentirsi correggere da chi ne sa più di loro”.Capitolo V: “Pinocchio ha fame, e cerca un uovo per farsi una frittata; ma sul più bello la frittata gli vola via dalla finestra”.Capitolo VI: “Pinocchio si addormenta coi piedi sul caldano, e la mattina dopo si sveglia coi piedi tutti bruciati”.Capitolo  VII: “Geppetto torna a casa, e dà al burattino la colazione che il pover’uomo aveva portata con sè”.Capitolo VIII: “Geppetto rifà i piedi a Pinocchio e vende la propria casacca per comprargli l’abbecedario”.Capitolo IX: “Pinocchio vende l’abbecedario per andare a vedere il teatro dei burattini”.Capitolo X: “I burattini riconoscono il loro fratello Pinocchio e gli fanno una grandissima festa; ma sul più bello, esce fuori il burattinaio Mangiafoco, e Pinocchio corre il pericolo di fare una brutta fine”. Capitolo XI: “Mangiafoco starnutisce e perdona a Pinocchio, il quale poi difende dalla moerte il suo amico Arlecchino”.Capitolo XII: “Il burattinaio Mangiafoco regala cinque monete d’oro a  Pinocchio perché le porti al suo babbo Geppetto: e Pinocchio, invece, si lascia abbindolare dalla Volpe e dal Gatto e se ne va con loro”.Capitolo XIII: “L’osteria del Gambero Rosso”.Capitolo XIV: “Pinocchio, per non aver dato retta ai buoni consigli del Grillo-Parlante, s’imbatte negli assassini”.Capitolo XV: “Gli assassini inseguono Pinocchio; e, dopo averlo raggiunto, lo impiccano a un ramo della quercia grande”.Capitolo XVI: “La bella bambina dai capelli turchini fa raccogliere il burattino: lo mette a letto, e chiama tre medici per sapere se sia vivo o morto”.Capitolo XVII: “Pinocchio mangia lo zucchero, ma non vuol purgarsi: però quando vede i becchini che vengono a portarlo via, allora si purga. Poi dice una bugia e per gastigo gli cresce il naso”.Capitolo XVIII: “Pinocchio ritrova la volpe e il gatto, e va con loro a seminare le quattro monete nel campo dei miracoli”.Capitolo XIX: “Pinocchio è derubato delle sue monete d’oro e, per gastigo, si busca quattro mesi di prigione”.Capitolo XX: “Liberato dalla prigione, si avvia per tornare a casa della Fata; ma lungo la strada trova un serpente orribile, e poi rimane preso alla tagliuola”.Capitolo XXI: “Pinocchio è preso da un contadino, il quale lo costringe a far da guardia a un pollaio”.Capitolo XXII: “Pinocchio scuopre i ladri e, in ricompensa di essere stato fedele vien posto in libertà…”Capitolo XXIII: “Pinocchio piange la morte della bella bambina dai capelli turchini: poi trova un colombo che lo porta sulla riva del mare, e lì si getta in acqua per andare in aiuto del suo babbo Geppetto”.”Pinocchio” di Carlo Collodi, capitolo XXIV: “Pinocchio arriva all’isola delle api industriose e ritrova la fata”.Capitolo XXV: “Pinocchio promette alla fata di essere buono e di studiare,perché è stufo di fare il burattino e vuol diventare un bravo ragazzo”.Capitolo XXVI: “Pinocchio va co’ suoi compagni di scuola in riva al mare, per vedere il terribile Pescecane”.Capitolo XXVII: “Gran combattimento fra Pinocchio e i suoi compagni: uno de’ quali essendo rimasto ferito, Pinocchio viene arrestato dai carabinieri”Capitolo XXVIII: ” Pinocchio corre pericolo di essere fritto in padella come un pesce”.Capitolo XXIX: “Ritorna a casa della Fata, la quale gli promette che il giorno dopo non sarà più un burattino, ma diventerà un ragazzo. Gran colazione di caffè-latte per festeggiare questo grande avvenimento”.Capitolo XXX: “Pinocchio, invece di diventare un ragazzo, parte di nascosto col suo amico Lucignolo per il paese dei balocchi”.Capitolo XXXI: “Dopo cinque mesi di cuccagna, Pinocchio, con sua grande meraviglia, sente spuntarsi un bel paio d’orecchie asinine e diventa un ciuchino, con la coda e tutto”.Capitolo XXXII: “A Pinocchio  gli vengono gli orecchi di ciuco,  e poi diventa un ciuchino vero e comincia a ragliare”Capitolo XXXIII: “Diventato un ciuchino vero, è portato a vendere, e lo compra …Capitolo XXXIV: “Pinocchio, gettato in mare, è mangiato dai pesci e ritorna ad essere un burattino come prima; ma mentre nuota per salvarsi è ingoiato dal terribile Pesce-cane”.Capitolo XXXV: “Pinocchio in corpo al pescecane … chi ritrova? Leggete questo capitolo e lo saprete”Capitolo XXXVI: “Finalmente Pinocchio cessa d’essere un burattino e diventa un ragazzo”

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