Il Kindle in classe
Se colto opportunamente, un semplice diversivo in classe può diventare l’espediente per una miriade di attività dalle finalità differenti: dal lessico alla composizione, dall’argomentazione alla manipolazione del testo. Concetta Messina ci racconta di un’esperienza in classe terza.
Elisa ha portato a scuola il suo Kindle in classe e… la classe si è fermata. Tra me e la maestra Albina, che insegna italiano, è scattato uno sguardo di intesa: la prossima attività didattica ci veniva servita su un piatto d’argento, anche se nessuna delle due prevedeva la portata di ciò che è conseguito.
Il kindle di Elisa ferma la classe
Abbiamo cominciato con un fuoco di fila di domande sull’oggetto, divenuto il catalizzatore dell’attenzione: «Ma che cos’è? Come funziona? Come è fatto? Che forma ha? A cosa serve? Come si usa?».
Dopo che il kindle è stato ampiamente toccato, maneggiato e descritto verbalmente, le osservazioni degli alunni sono state
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