In Mondadori la parità di genere non è solo “sulla carta”

La notizia che state leggendo non è propriamente scientifica, ma ci riguarda direttamente e pensiamo sia giusto condividerla con voi lettori. Il Gruppo Mondadori (che è l’editore di Focus) ha ottenuto la certificazione per la parità di genere. Che vuol dire e che cosa è successo?

La certificazione, che vale tre anni, è stata rilasciata da Bureau Veritas, un ente certificatore internazionale, che dopo aver analizzato il Gruppo Mondadori (le sue regole interne, i processi di selezione, il suo ambiente di lavoro etc) ne ha riconosciuto l’impegno concreto nel valorizzare la diversità e nel favorire significativamente i processi di inclusione all’interno dell’azienda.

Questa certificazione conferma l’impegno e la capacità della nostra azienda di creare un ambiente di lavoro sempre più attento all’equità e all’inclusione. Non lo diciamo noi (che sarebbe un po’ scontato), ma un ente terzo che si occupa proprio di valutare se un’azienda fa (o non fa) certe cose.

Questo riconoscimento è una tappa importante di un percorso iniziato nel 2021, con l’istituzione della funzione Diversity & Inclusion, diretta a creare un ambiente aziendale che garantisca pari opportunità, rispettando e valorizzando l’unicità di ogni individuo.

La certificazione si basa sull’analisi di vari indicatori qualitativi e quantitativi distribuiti in sei aree principali, tra cui la cultura aziendale, la governance (l’insieme di principi, procedure e politiche che guidano la gestione e il controllo del Gruppo), i processi di selezione e gestione delle risorse umane, e le condizioni di lavoro che promuovono l’inclusione e la crescita professionale delle donne.

Una delle iniziative più significative riguarda la genitorialità: il Gruppo ha lanciato un progetto volto a sostenere i neo-genitori, fornendo strumenti pratici e servizi di supporto per facilitare la loro transizione durante un periodo di grandi cambiamenti.

Mondadori si distingue anche per l’adozione dei cv blind (che non presentano informazioni relative a genere ed età dei candidati) nelle procedure di selezione, uno strumento innovativo per garantire un processo equo e privo di pregiudizi legati al genere o all’età dei candidati.

Queste strategie e i risultati ottenuti sono il riflesso dell’impegno del Gruppo non soltanto verso la parità di genere ma anche verso un più ampio orizzonte di sostenibilità aziendale, in linea con i principi ESG (Environmental, Social, and Governance) e gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

In questi casi di solito le figure di maggior importanza in un’azienda commentano i risultati ottenuti.

Le nostre non fanno eccezione.

“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo riconoscimento, frutto dell’approccio strategico che come Gruppo abbiamo maturato sui temi della diversità, dell’inclusione e della parità di genere”, ha dichiarato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori. “Come editore abbiamo la responsabilità di favorire un cambiamento culturale attraverso i contenuti che offriamo ogni giorno alle nostre lettrici, lettori e utenti e diventando un modello di riferimento virtuoso nella valorizzazione di questi temi. Un obiettivo che continueremo a portare avanti per perseguire una crescita sostenibile, integrando sempre di più gli ambiti ESG nei nostri piani aziendali”.

“L’ottenimento di questa certificazione conferma che all’interno del Gruppo Mondadori è forte la convinzione di dover proseguire nella creazione di uno spazio di riflessione sociale, e non solo di valore economico. L’attenzione all’equilibrio di genere si traduce sicuramente in un ambiente di lavoro più inclusivo, ma anche in una migliore allocazione del talento delle persone, di tutte le persone, e in una maggiore spinta all’innovazione, che nasce solo dalla legittimazione di punti di vista diversi”, ha sottolineato Francesca Rigolio, Chief Diversity Officer del Gruppo Mondadori. “Il nostro percorso, iniziato tre anni fa, trova nella certificazione il raggiungimento di un traguardo importante, che genera nel Gruppo un rinnovato entusiasmo per lo sviluppo dei tanti progetti in corso e futuri”.

Continua la lettura su: https://www.focus.it/comportamento/in-mondadori-la-parita-di-genere-non-e-solo-sulla-carta-diversity-inclusion Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

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