Dove si trova la tomba di Platone? Lo svela l’IA
Graziano Ranocchia, dell’Università di Pisa, è risuscito a individuare il luogo di sepoltura del filosofo greco Platone, morto intorno al 348 a. C. Per trovare l’esatta posizione dove si trova la tomba ad Atene ha usato l’Intelligenza Artificiale, con cui ha decifrato i rotoli di Ercolano, papiri carbonizzati trovati sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. L’analisi ha rivelato che Platone fu sepolto nell’Accademia, la famosa scuola fondata dal filosofo nel 387 a. C., vicino al cosiddetto Museion, un piccolo edificio sacro alle Muse.
L’accademia. Per capire come Ranocchia sia arrivato a questa conclusione è necessario fare un passo indietro. Sono oltre 1.000 le parole (corrispondenti al 30 per cento del testo) sulla Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a. C.) emerse dal papiro di Ercolano analizzato nell’ambito del progetto GreekSchools.
Si tratta di una ricerca partita nel 2021, che prevedeva, oltre all’indagine sullo stato di conservazione dei papiri ritrovati, anche quello di pubblicare un’edizione aggiornata della Rassegna dei filosofi di Filodemo, la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso, di cui fa parte la Storia dell’Accademia, che racchiude molte informazioni su Platone e sullo sviluppo dell’Accademia sotto i suoi successori.
La ricerca. «Rispetto alle edizioni precedenti», spiega Ranocchia, «ora il testo di Filodemo è radicalmente cambiato, il che implica una serie di elementi nuovi e concreti sui filosofi dell’Accademia». Come sottolinea Kilian Fleischer, editore di questo papiro nell’ambito del progetto GreekSchools: «Alcune integrazioni precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi frammentari sono stati corretti. L’aumento del testo corrisponde all’incirca alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di media grandezza. I nuovi testi riferiscono fatti nuovi e concreti sull’Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e la storia antica in generale».
Le novità. Tra le scoperte più importanti è emerso che Platone fu sepolto nel giardino (un’area privata destinata alla scuola platonica) dell’Accademia di Atene, vicino al cosiddetto Museion o “sacello sacro alle Muse”. Un altro importante elemento venuto alla luce è che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina nel 404 a. C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, forse nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a. C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa.
La tecnologia. «Il progetto GreekSchools», sottolinea Costanza Miliani del CNR-ISPC, «ha anche lo scopo di sviluppare nuovi metodi di indagine dei manoscritti applicando le più avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione, come l’imaging ottico a infrarossi e a raggi ultravioletti, l’imaging molecolare e termico, oltre alla microscopia ottica digitale».
I ricercatori facendo uso di strumentazioni mobili della piattaforma Molab applicano queste tecniche non invasive a papiri opistografi (ovvero scritti anche sul rovescio) e stratificati al fine di leggere il testo nascosto all’interno di strati multipli.
Fotogallery
Le foto dell’antico termopolio scoperto a Pompei
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