Fred Dewilde, il sopravvissuto al terrore del Bataclan si è tolto la vita domenica
Il 53enne non è riuscito a riprendere il lavoro di medico e ha canalizzato la sua angoscia attraverso l’arte, creando disegni che riflettevano l’orrore della tragedia: è stato trasformato dai jihadisti in una “cattedrale pallida” di sangue e morte
Fred Dewilde diceva di non aver mai veramente lasciato la fossa del Bataclan. 58 anni, Dewilde domenica si è tolto la vita, “travolto dalla violenza dei traumi contro i quali ha combattuto con coraggio, talento e generosità, da quella disastrosa sera del 13 novembre 2015”, scrive la famiglia. Dewilde è finito come Shanti De Corte, la ragazza scampata all’attentato di Bruxelles che ha chiesto al Belgio di ottenere l’eutanasia per i traumi subiti. Quella sera, Dewilde non ha avuto il tempo di scappare come hanno fatto altri (ma non Valeria Solesin). Per due ore ha aspettato la polizia e i servizi di emergenza, giacendo a terra macchiato del sangue delle vittime. “Ha detto che quella sera era morta una parte di lui”.
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