Prati incolti e potature ridotte a favore della biodiversità, ma non tutti sono d’accordo
Maggio sarebbe il mese più indicato per non tagliare l’erba del prato. Nei vialetti privati così come, o almeno in parte, anche nei parchi pubblici. Ne beneficiano le piante autoctone, i relativi insetti impollinatori e in generale la salute del suolo. Nel 2019 è nato un movimento, chiamato No Mow May, che promuove la libera crescita vegetale al culmine della primavera e che ha un discreto numero di accoliti sia nel Regno Unito, patria del detestato prato all’inglese, che oltreoceano.
Il tutorial Dieci idee per un giardino che dà rifugio agli animali di Gaetano Zoccali 04 Marzo 2023
In Italia non arriviamo ancora a tanto, al contrario. In alcune città come Milano, Bergamo e Parma si sperimenta lo sfalcio ridotto: significa ridurre della metà il numero di tagli programmati di una piccola quota di prati per
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