Una startup italiana per l’Internet of things subacqueo che protegge i mari
L’adozione della tecnologia dell’Internet of Underwater Things (IoUT) potrebbe rilevarsi un’opportunità strategica per monitorare l’ecosistema marino nel corso della realizzazione dei grandi collegamenti sottomarini. Nel futuro scenario energetico, infatti, le dorsali strategiche realizzate attraverso cavi elettrici sottomarini saranno sempre più diffuse e la loro realizzazione richiederà l’adozione di soluzioni innovative che garantiscano la sicurezza degli asset e il monitoraggio delle condizioni ambientali nelle vicinanze delle opere. L’Internet of Underwater Things (IoUT) rappresenta un nuovo orizzonte tecnologico in grado di assicurare una gestione più intelligente e sostenibile dei collegamenti sottomarini attraverso il monitoraggio avanzato e la comunicazione in tempo reale di parametri subacquei indicativi per analizzare l’impatto antropico in mare.
Per questo motivo, Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia, ha inaugurato un nuovo capitolo nel suo percorso di innovazione avviando una sperimentazione della tecnologia dell’Internet of Underwater Things (IoUT) in collaborazione con Wsense, startup deep-tech specializzata nel monitoraggio e
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