Pak choi: coltivazione e cura del cavolo cinese

Il cavolo cinese o pak choi è una cultivar di Brassica Rapa diffusa soprattutto nel continente asiatico; negli ultimi anni, però, sta prendendo sempre di più piede negli orti italiani, offrendo un’alternativa vegetale dal gusto delicato.
 

Cos’è il pak choi?

Il pak choi, pianta appartenente alla famiglia delle brassicacee o crucifere, si presenta come un ortaggio meno conosciuto, ma comunque ricco di nutrienti proprio come le verze e i cavoli. Infatti, è considerato un superfood ricco di vitamina A, C, K, B6, folati, calcio e manganese. Dal punto di vista estetico, presenta diverse similitudini che potrebbero farlo associare ad una bieta. Infatti, le sue foglie larghe con coste di colore bianco-verde chiaro e foglie verdi la richiamano alla mente. Si tratta di una pianta poco ingombrante che, oltre a poter essere coltivata in giardino, si può sistemare in vaso.
 

La semina del pak choi

Se si vuole coltivare nel proprio

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Chimica col cavolo rosso

Nel regno vegetale le antocianine sono molecole che colorano di rosso, blu, violetto e magenta i fiori, la frutta e la verdura.
In questo esperimento vi propongo di estrarre le antocianine dal cavolo rosso e usarle come indicatori del pH.
A maggio siete ancora in tempo per trovarne qualche esemplare.

1. Brassica oleracea

Cari amici, prima di iniziare gli esperimenti di bio-chimica vorrei inquadrare il cavolo rosso dal punto di vista botanico.

Non sono un esperto, perciò vi prego di scusare ed eventualmente segnalarmi eventuali errori o imprecisioni.
Dunque, leggo su Wikipedia che il cavolo rosso è una cultivar di una specie spontanea, la Brassica oleracea.
Una cultivar, a sua volta, è una pianta coltivata ottenuta da una specie attraverso il miglioramento genetico.
Imparo inoltre che dalla Brassica oleracea sono state ottenute molte altre cultivar come il cavolo nero toscano, il cavolo riccio, il cavolo cappuccio, il cavolino di Bruxelles e altre ancora.
A questo punto, bisogna andare a far conoscenza con la Brassica oleracea spontanea, ovvero il cavolo comune!
Fiorisce da gennaio a maggio, nel momento in cui scrivo è maggio, forse siamo ancora in tempo a trovare qualche pianta. Proviamo a fare una passeggiata ai margini di un terreno incolto, o di un’aiuola o anche lungo una strada di campagna. Cerchiamo fiori gialli a 4 petali e foglie di cavolo.

Ecco un esemplare di Brassica oleracea cresciuta tra le maglie di una rete metallica paramassi.

Questa è la sua infiorescenza

E questo è un fiore visto di profilo…

…e di fronte.

Ora veniamo alle attività sperimentali.

2. Materiale e attrezzatura

Ecco ciò che occorre:

1 cavolo rosso
acqua
colino
tagliere
coltello
pentola
bottiglia di plastica
tre piatti bianchi
sei bicchierini trasparenti
alcune soluzioni basiche e acide: soda caustica, ammoniaca, bicarbonato di sodio, succo di limone, acido cloridrico.

3. Prima parte: estrarre il succo di cavolo rosso.

1)  Prendete il cavolo rosso e tagliatelo a metà in senso longitudinale. Per questo esperimento basta metà del cavolo.

2) Su un tagliere, tagliate il cavolo a strisce sottili.

3) Mettete le strisce di cavolo in una pentola, aggiungete due bicchieri d’acqua, coprite con un coperchio e fate bollire piano per circa un quarto d’ora.

4) Lasciate raffreddare, poi filtrate il liquido con un colino, versandolo in una bottiglia. Il colore dell’estratto dovrebbe essere blu-viola.

Il liquido che avete ottenuto è un concentrato delle antocianine presenti nel cavolo rosso. Esso è un indicatore, cioè una sostanza che cambia colore al variare dell’acidità o basicità.
Ora proveremo a usare questo liquido per indagare l’acidità o la basicità di alcune sostanze comunemente presenti in cucina o usate per la pulizia della casa.

4. Seconda parte: usare l’estratto come indicatore di acidità.

Versate un po’ di estratto in tre piatti bianchi.

In uno dei piatti, lasciate cadere alcune gocce di limone.Cosa osservate?
In un altro piatto versate un pizzico di bicarbonato di sodio e mescolate.Cosa osservate?

Primo piatto: il colore naturale dell’estratto del cavolo rosso.

Secondo piatto: mescolandosi con una goccia di succo di limone (acido), l’estratto si colora di rosso.

Terzo piatto: mescolandosi con un po’ di bicarbonato (basico), l’estratto si colora di verde.

L’estratto cambia colore: diventa rosso a contatto con il succo di limone (acido) e verde a contatto col bicarbonato di sodio (basico).

5. Terza parte: costruire una scala di misura del pH.

Mettete 6 bicchierini in fila pieni a metà d’acqua.
Versate in ciascun bicchiere un po’ di estratto di cavolo rosso in modo da ottenere un liquido colorato di blu-viola ma abbastanza trasparente.
Aggiungete in ciascun bicchiere, in ordine da sinistra a destra, una piccola quantità delle seguenti sostanze e mescolate in modo che si sciolgano nell’acqua:– soda caustica o idraulico liquido (fortemente basica, pH 12)– ammoniaca (basica, pH 9-10)– bicarbonato di sodio (leggermente basico, pH 8)– acqua (neutra, pH 7)– succo di limone o aceto (debolmente acidi, pH 3-4)– acido cloridrico (acido, pH 1-2)Cosa osservate?

Le soluzioni nei bicchieri assumono 6 colori diversi, rispettivamente: giallo-arancione, verde, azzurro, blu-viola, fucsia, rosso.
Questi colori dipendono dal pH della soluzione e quindi possono formare una scala di misura.

6. Qualche spiegazione

Il pH è una misura del livello di acidità o basicità di una soluzione in acqua secondo una scala che va da 1 a 14.Ricordo che:

le soluzioni acide hanno il pH minore di 7
le soluzioni neutre hanno il pH uguale a 7
le soluzioni basiche hanno il pH maggiore di 7

Le antocianine, all’aumentare del pH, da 1 a 10 circa, cambiano colore passando dal rosso al blu.
Aumentando ulteriormente la basicità, le antocianine diventano incolori. Tuttavia il cavolo rosso contiene anche altre sostanze, chiamate flavonoli, che si trasformano da incolori a gialle. Ecco allora che se aggiungiamo un po’ di ammoniaca (pH 10), il colore della soluzione diventa verde (= azzurro + giallo).
Se aumentiamo il pH fino a 12, per esempio con la soda caustica, otteniamo un colore giallo, dovuto ai flavonoli.

Foto: Gianfranco Bo
Foto cover: Vins Contributor / Shutterstock

Geometrie del cavolo rosso

Ogni volta che taglio un cavolo rosso rimango affascinato dall’intrico di linee che le sue foglie formano per riempire completamente il volume quasi sferico che hanno a disposizione.
In questo articolo vi propongo un percorso facile, tra matematica e arte, alla scoperta di alcune meraviglie geometriche del cavolo rosso.
Questa brassicacea si trova facilmente da ottobre ad aprile, perciò il periodo più adatto per fare osservazioni è proprio nel pieno dell’anno scolastico.
A maggio siete ancora in tempo per trovarne qualche esemplare.

1. Osservare le sezioni del cavolo rosso

Per prima cosa, andate al mercato ortofrutticolo e procuratevi un bel cavolo rosso.

Di solito questi cavoli sono tagliati a metà in senso longitudinale ma questa volta vi propongo di tagliarlo in senso trasversale.
Fate tanti tagli, distanti circa 2-3 cm, in modo da vedere diverse sezioni trasversali del cavolo.

1. Sezione trasversale. 2. Sezione longitudinale.

Osservate come cambiano le sezioni a mano a mano che ci si avvicina alla base del cavolo.
Nella foto seguente, per esempio, si nota la disposizione a spirale delle foglie.
Ho messo in evidenza le tre spirali tipiche della fillotassi di questa pianta. Tre è un numero di Fibonacci. Le spirali e i numeri di Fibonacci si osservano spesso nella struttura delle piante.

2. Fotografare con la fotocamera

Come si fa per ottenere fotografie su sfondo nero?
Ecco alcuni consigli:

Procuratevi due fogli di pannolenci neri e opachi, non devono riflettere la luce sotto nessuna angolazione. Si possono sostituire con fogli di carta nera opaca.
Appoggiate un tavolino contro una parete, posate un panno sul tavolo e appoggiate l’altro panno alla parete in modo da creare la base e lo sfondo neri.
Sistemate l’oggetto da fotografare su un sostegno nero che comunque non dovrà essere inquadrato nella fotografia.
Spegnete tutte le luci, chiudete le porte e le finestre in modo che la stanza sia completamente buia (o quasi).
Illuminate l’oggetto con una luce diretta e vicina cercando di fare in modo che non si vedano riflessi nei panni neri di sfondo. Si può usare una piccola lampada da scrivania. La luce deve essere di colore bianco naturale. Evitate il flash.
Finalmente si può scattare: click!

3. Fotografare con lo scanner

C’è anche un’altra soluzione abbastanza curiosa: usare uno scanner.
Di solito gli scanner si usano per acquisire testi e immagini da supporti perfettamente piani, cioè fogli di carta.
Beh, il cavolo è un oggetto 3D ma una sua sezione è 2D, quindi si può acquisire con un normale scanner.
Ecco alcuni consigli per iniziare.

Posate la sezione del cavolo sul piano dello scanner.Il coperchio dello scanner va lasciato completamente aperto.
Coprite il cavolo e tutto il piano dello scanner con un panno nero opaco.
Fate il buio completo nella stanza.
Eseguite la scansione.

Ecco, per esempio, un’immagine ottenuta con lo scanner.

4. Creare simmetrie

Ora vi propongo di spostarvi dal territorio della scienza a quello matematico e poi a quello della fantasia. A essere sincero, penso che questi tre territori abbiano molte zone in comune, voi che ne pensate?
Usando le immagini che avete acquisito e un software di grafica al computer, si possono creare simmetrie davvero interessanti!
Qui di seguito riporto alcuni esempi statici, ma la parte più spettacolare è esplorare le possibilità potenzialmente infinite di posizionare gli assi di simmetria, scegliere il loro numero e farli muovere. Si ottengono animazioni meravigliose, in diretta!
Ciascuna delle immagini seguenti è ottenuta a partire da una determinata sezione del cavolo rosso e da una opportuna scelta degli assi.
Per ottenerle ho usato due programmi gratuiti che vi segnalerò fra poco.

Esempio 1: un asse di simmetria che attraversa la sezione del cavolo più o meno al centro.

Esempio 2: cinque assi di simmetria che si incontrano in un punto alla periferia della sezione.

Esempio 3: tre assi di simmetria che si incontrano in un punto esterno alla sezione. Ho trasformato l’immagine in bianco e nero e fatto il negativo fotografico.

Esempio 4: la seguente è ricavata da una sezione vicina alla base del cavolo. Gli assi di simmetria sono quattro.

5. Quadri a un’esposizione

Se l’argomento vi piace, potete creare un’esposizione di figure artistiche. In questo caso è opportuno dare un titolo a ciascuna opera d’arte.

Per esempio, io ho intitolato la seguente: Angeli e demoni.

6. Programmi usati

Quali programmi ho usato per ottenere le immagini di questo articolo?

Il primo è net, una valida applicazione di grafica raster per Microsoft Windows distribuita gratuitamente in rete.Per realizzare simmetrie tipo caleidoscopio bisogna scaricare un plugin gratuito che si chiama DPL Kaleidoscope.Il programma paint.net si può scaricare dal suo sito ufficiale.
Se non volete installare software, potete accedere online a Tuxpi Photo Editor e cercare l’effetto kaleidoscope.

7. Ampliare la ricerca

Concludo l’articolo, lasciandovi alcune domande aperte, alle quali potrete aggiungerne altre.

Il cavolo rosso, dal punto di vista botanico è una cultivar di Brassica oleracea. Cosa significa?
Come si cucina il cavolo rosso? Realizziamo una ricetta con il cavolo che abbiamo sezionato e fotografato?
Il colore rosso-viola del cavolo rosso è dovuto alla presenza di antocianine: Come si possono estrarre e usare per fare esperimenti facili di chimica?

Buon lavoro e buon divertimento!
Gianfranco Bo

Foto: Gianfranco Bo
Foto cover: Anemona Prisicaruta / Shutterstock

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