Il sorriso creato in laboratorio con pelle viva: in futuro potrebbe rendere i robot più umani

Si tratta di un esperimento effettuato dall’Università di Harvard e da quella di Tokyo. La pelle viva utilizzata, coltivata in laboratorio, potrebbe un giorno rivestire le superfici robotiche per dare agli umanoidi un aspetto più simile a quello delle persone in carne e ossa.

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Sistema Scheletrico

Il Sistema Scheletrico è stato il primo sistema che abbiamo affrontato.Lo abbiamo fatto comprendendo che possiamo parlare di sistema poiché tutti i suoi componenti sono ossa.Non tutte le ossa del corpo hanno la stessa forma ma tutte quante si somigliano poiché sono formate da cellule dello stesso tipo, pertanto possiamo parlare di SISTEMA SCHELETRICO.Per prima cosa abbiamo osservato il nostro corpo, ciascuno ha provato a percepire le ossa al tatto e abbiamo provato a nominarle. Partendo dalla faccia abbiamo il cranio, la mascella e la madibola. Abbiamo trovato poi la clavicola e la scapola, le ossa delle braccia, le costole, la colonna vertebrale il bacino e le ossa delle gambe.Le abbiamo nominate osservando il modellino che abbiamo in classe e facendoci aiutare dall’immagine con la relativa nomenclatura presente sul del libro di testo.credit: Wikipedia Questo lavoro ci ha permesso di capire che:TUTTE le ossa presenti nel nostro corpo formano lo scheletro.Le ossa possono essere raggruppate e distinte in tre gruppi:ossa del CAPOossa del TRONCOossa degli ARTILe ossa dello scheletroFunzioni del Sistema ScheletricoAbbiamo poi riflettuto sulle funzioni del sistema scheletrico, partendo da una domanda molto banale: come saremmo se non avessimo le ossa?Le risposte sono state molto divertenti e hanno rivelato una grandissima immaginazione. Qualcuno ha ricordato un termine già visto in quarta: INVERTEBRATI e ciò ci ha permesso di capire che senza il sistema scheletrico saremmo degli invertebrati.Lo scheletro, insieme ai muscoli, è ciò che SOSTIENE il nostro corpo e permette il MOVIMENTO.Subito dopo, ragionandoci un po’, i ragazzi hanno capito che un’altra importante funzione è quella di proteggere alcuni organi vitali, come CUORE, POLMONI e CERVELLO.Abbiamo così individuato le principali funzioni del sistema scheletrico:SOSTEGNO del corpoMOVIMENTO (insieme ai muscoli)PROTEZIONE degli organi vitaliAbbiamo aggiunto che il Sistema Scheletrico ha anche le importanti funzioni di:– PRODURRE cellule del sangue, grazie al midollo spinale che scorre nella colonna vertebrale.– RISERVA di sali minerali, poiché le ossa sono formate anche da sali minerali.Questa precisazione ci ha permesso di passare alla seconda domanda:Da cosa sono formate le ossa?Struttura delle ossaSul quaderno abbiamo provato a rappresentare la struttura delle ossa, nominando le varie parti.Ci siamo soffermati, in particolare, sugli OSTEOBLASTI, la cui funzione è stata oggetto di numerose curiosità, perché abbiamo scoperto che permettono l’accrescimento delle ossa.Gli osteoblasti ricostituiscono continuamente il tessuto osseo, mentre gli osteoclasti lo distruggono. O meglio, rimuovono continuamente il tessuto più vecchio. Quindi il tessuto osseo “più usato” viene rimosso dagli osteoclasti e sostituito da tessuto nuovo di zecca prodotto dagli osteoblasti.A livello delle estremità delle ossa lunghe (epifisi) è presente, nella fase di crescita dell’individuo, un particolare tipo di cartilagine, chiamata cartilagine di accrescimento che verrà poi sostituita da tessuto osseo. Le ossa, infatti, non restano sempre della stessa dimensione ma crescono con noi.Lo scheletro di un adulto è formato da 206 ossa ed esse sono formate da acqua, sali minerali e osseina.A questo punto abbiamo preso delle ossa di pollo e un contenitore contenente dell’aceto. Abbiamo immerso le ossa nell’aceto e le abbiamo lasciate per qualche giorno.Esperimento osseinaSuggerisco di utilizzare un contenitore con coperchio se non volete avere la classe pervasa dall’odore dell’aceto.Questa esperienza ci ha permesso di osservare attentamente le ossa e ha stimolato la curiosità dei ragazzi.Ci ha dato modo di comprendere che le ossa sono sono formate da qualcosa che le rende dure e da qualcosa che le rende morbide.Prima di immergere le ossa nell’aceto abbiamo provato a spezzarle, senza riuscirci.Dopo il trattamento con l’aceto siamo riusciti a piegarle e a spezzarle potendo così osservare il tessuto spugnoso.Abbiamo pertanto dedotto, visto che l’aceto ha sciolto i sali minerali, che l’osseina rende le ossa elastiche ( quel qualcosa di morbido a cui prima non avevamo saputo dare un nome), mentre i sali minerali le rendono dure.Abbiamo registrato sul quaderno quanto appreso, dopodiché abbiamo creato uno scheletro grandezza naturale, che ci accompagnerà nel viaggio alla scoperta del corpo umano e verrà arricchito, di volta in volta dei vari organi e tessuti.Lo scheletro murale da stampare ed assemblare lo trovate QUI.Le ossa e le articolazioniComprese le funzioni del Sistema Scheletrico, la composizione delle ossa e la suddivisione delle ossa del corpo, abbiamo operato un’ulteriore classificazione delle ossa distinguendole in:ossa LUNGHE: ossa degli artiossa CORTE: vertebre, ossa delle mani…ossa PIATTE: ossa del cranio, del bacino…Abbiamo poi compreso che le ossa solo tra loro collegate e unite.Sono collegate tra loro dalle articolazioni che possono essere mobili (come quelle del ginocchio o delle spalle che ci permettono movimenti ampi), semimobili (come le aricolazioni vertebrali che permettono movimenti limitati) o fisse (è il caso delle articolazioni del cranio, le quali non consentono alcun movimento).Articolazioni e legamentiHo poi spiegato ai ragazzi che le ossa sono unite tra loro da fasci di fibre chiamati LEGAMENTI e ovviamente dai muscoli, i quali rivestono le ossa e contribuiscono a tenerle unite.Per concludere ho fornito ai ragazzi lo schema riassuntivo di Mappe per la Scuola ed ho chiesto loro di articolare un discorso sul sistema scheletrico, spiegando:Cos’è il Sistema Scheletrico?Quali sono le funzioni del Sistema Scheletrico?Da cosa è formato?Come sono formate le ossa?Che caratteristiche danno alle ossa l’osseina e i sali minerali?Come possono essere classificate le ossa dello scheletro e che funzioni anno?Cosa sono le articolazioni? Come possono essere?VerificaQUI potete trovare la verifica sul sistema scheletrico.

Perché la carne coltivata è fuori mercato. Per ora

È possibile che arrivi nei supermercati, con buona pace dei sovranismi alimentari, ma saranno le innovazioni tecnologiche nel ciclo produttivo e di mercato a determinarne il successo. Il caso Eat Just

“La carne coltivata arriva nei supermercati”, si legge in questi giorni su testate diverse, a volte anche specializzate nel settore come quella del Gambero Rosso.A Singapore, infatti, l’azienda produttrice statunitense “Eat Just”, che aveva già lanciato i suoi prodotti in un ristorante locale, il Bistrot della Huber’s Butchery, ha annunciato la commercializzazione in un supermercato della sua nuova carne coltivata di pollo “Good Meat 3”. Una prima mondiale nell’offerta diretta ai consumatori, che, ovviamente, è stata annunciata con l’opportuna fanfara mediatica, e che poggia su un prezzo particolarmente aggressivo, intorno a 5 dollari per una confezione da 120 grammi.

Tuttavia, al di là delle dichiarazioni ottimistiche dell’azienda e dei sostenitori della carne coltivata, se c’è una cosa che può fermare l’arrivo di un nuovo prodotto e l’adozione di una nuova tecnologia, quella è il mercato, molto più che non le grottesche dichiarazioni del ministro Lollobrigida o le invettive e le fuorvianti comunicazioni di Coldiretti.

Un primo indizio della realtà, al di sotto delle comunicazioni pubblicitarie, proviene da una frase strana, per un prodotto appena lanciato: il ceo dell’azienda produttrice ha infatti annunziato che Good Meat 3 sarà disponibile “per tutto il 2024”. Un simile annuncio, che limita la sicurezza del rifornimento ad un periodo di pochi mesi per un prodotto appena lanciato, suona alquanto strano, ed è in realtà la spia di una crisi che tutti i primissimi pionieri del nuovo e futuribile settore della carne coltivata stanno affrontando.

La Eat Just, dopo aver ottenuto l’approvazione per il suo primo prodotto dal regolatore di Singapore a dicembre del 2020, inaugurò a giugno del 2022 il più grande impianto di carne di pollo coltivata a Singapore, allo scopo di produrre “centinaia di tonnellate” di carne all’anno. Così, all’inizio del 2023, grazie alla citata collaborazione, il primo ristorante di Singapore, primo e unico al mondo, cominciò a servire il pollo coltivato a circa 23 dollari la porzione.

Eppure, dopo un solo anno, a marzo di quest’anno, Eat Just ha sospeso la produzione di carne coltivata in laboratorio presso lo stabilimento di Bedok; la Huber’s Butchery aveva intanto già dalla fine del 2023 smesso di offrire la carne coltivata ai suoi clienti. Si comincia così a capire perché l’azienda dichiara che il nuovo prodotto sarà disponibile fino alla fine del 2024: deve ovviamente rassicurare il mercato che non si ripeterà quanto già accaduto.

Ma cosa è successo, dietro le quinte, a Eat Just? Molto semplice: oltre a non aver conquistato le quote di mercato che ci si aspettava alla velocità che si riteneva, i costi sono stati così alti da finire in controversie legali con i suoi fornitori, In particolare, il produttore dei bioreattori usati per la coltivazione da Eat Just, cioè l’azienda ABEC, ha intentato una causa rivendicando il mancato pagamento di 100 milioni di dollari; e questa non è neppure l’unica controversia legale che ha colpito l’azienda.

Alla luce dell’impatto dei costi sulla produzione, risulta che, almeno nella prima fase, l’ottimismo degli investitori è stato prematuro e troppo alto; ed è a questo punto che vale la pena di considerare un po’ più da vicino il nuovo prodotto appena lanciato nel supermercato di Singapore, ovvero “Good Meat 3”. Il numero nel nome sta ad indicare che il totale di carne coltivata presente è pari al 3 per cento del totale, mentre il restante 97 per cento è di origine vegetale. In precedenza, al ristorante si serviva un prodotto composto al 70 per cento di carne coltivata; la differenza è evidente, ed il motivo di questo cambiamento chiaro – è l’unico modo per abbassare a sufficienza il prezzo del prodotto offerto ai consumatori. Ma un prodotto che contiene solo il 3 per cento di carne coltivata può essere realmente distinto da un surrogato interamente vegetale della carne? E, di fronte a questa percentuale, che fine fanno tutte le ottimistiche dichiarazioni sulla fine degli allevamenti, sull’impatto ambientale, e soprattutto sulla capacità di sostituire davvero la carne, meglio di quanto non avvenga oggi con prodotti interamente vegetali?

Eat Just non è la sola azienda a scontrarsi con gli scogli del mercato, dopo aver avuto il vento degli investitori in poppa.

Il suo competitore diretto negli Usa, la Upside Food, ha ricevuto l’approvazione per i suoi prodotti lo scorso anno; ma per ora vende in un solo ristorante USA il suo pollo coltivato, che lo offre un solo giorno al mese ad un massimo di 17 clienti.

Sempre a Singapore, l’azienda Shiok Meats, dedicata alla produzione di carne di granchio, aragosta ed in futuro di pesce, è anch’essa in cattive acque: la sua co-fondatrice Sandhya Sriram ha scritto un post su LinkedIn in questo mese sul doloroso processo di licenziamento del 50% del suo personale nel 2023 (e sugli abusi online che ha subito). Ha parlato dell’entusiasmo che gli investitori e i media avevano per il suo prodotto di carne di crostaceo coltivata, e di come anche la sua azienda ha presto affrontato la sfida perenne di ridimensionare la produzione da quella di un laboratorio industriale a quella di un fornitore alimentare – lo stesso problema che affligge le aziende Usa menzionate in precedenza. Shiok Meats si fonderà quindi con Umami Bioworks, un suo competitore diretto, sperando in questo modo di unire le forze per riuscire a crescere di scala; ma è presto per dire se questo basterà.

In sostanza, stiamo osservando gli effetti di un mix di ottimismo irrealistico da parte degli investitori, seguito dalla consapevolezza che la scienza dietro il prodotto non poteva soddisfare la domanda dei consumatori per prezzi bassi e volumi di produzione elevati, il che ha portato ad una forte diminuzione del capitale immesso proprio nello stadio iniziale della creazione del mercato.

È possibile che la carne coltivata, con buona pace dei sovranismi alimentari, arrivi davvero nei supermercati; ma di certo la ricerca è solo una delle tessere che stabiliscono come e quando questo succederà, e saranno le innovazioni tecnologiche nel ciclo produttivo e più in generale di mercato a determinarne il successo.

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