Gran Bretagna, Keir Starmer alla sfida delle politiche green
La Gran Bretagna volta pagina e sceglie i laburisti. Ma festeggeranno anche i movimenti per l’ambiente che hanno a Londra la loro principale fucina mondiale? Partiamo dalle certezze: il governo tory guidato da Rishi Sunak è accusato di aver effettuato sulle politiche climatiche una U turn, una inversione a U, rispetto ai suoi predecessori. Boris Johnson, che certo non era Greta Thunberg, investì molte energie nella organizzazione della Cop26 di Glasgow, tanto da affidarne la presidenza al suo ministro dell’Energia e dell’Industria Alok Sharma. Ma Sunak, affamato di tagli per la crisi economica post Brexit, ha finito per sforbiciare soprattutto gli investimenti green, a cominciare dall’eolico a terra.
I laburisti guidati da Keir Starmer andranno visti all’opera. Di sicuro però non hanno puntato sulla transizione ecologica per conquistare voti in campagna elettorale. Anzi, come fa notare il Guardian, nell’unico duello televisivo tra il premier in carica e il suo probabile
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