Gli Nft che sostengono i musei e guardano al futuro nel metaverso
I punti chiave
3′ di lettura
Immaginate di fare vostri pezzettini di città: di essere a casa e scoprire un capolavoro con il tocco della vostra mano su una scansione 3D, di andare al museo per un visita notturna con un piccolo gruppo di persone, di vedere vostro figlio che “gioca” con le opere d’arte dal suo smartphone. Benvenuti nella terra promessa degli Nft che costruiscono una membership attorno i musei, sostenendo i le spese, restauri in primis, delle istituzioni culturali.
Come i non-fungible token possono esprimere queste potenzialità? Come scongiurare i rischi speculativi e farne piuttosto strumenti ulteriori di accesso alla conoscenza?
Loading…
Verso la membership e la cittadinanza digitale
«Vivo da 30 anni negli Stati Uniti, le donazioni ai musei sono benvenute e le membership diffusissime. L’idea che mi guida è quella digital citizenship, di non essere solo un turista ma uno scholar, un esperto oppure un ambassador» racconta Francesco Rulli, imprenditore fiorentino, proprietario di Querlo, società specializzata nell’intelligenza artificiale, che da anni è dedito al mecenatismo e alla filantropia.
Il suo presupposto è dunque che gli Nft emessi dai musei non devono necessariamente riguardare la tokenizzazione o l’emissione di Nft delle opere ma piuttosto Nft per le operazioni di valorizzazione delle istituzioni. Così per esempio per i restauri delle opere si potrebbe frazionare l’importo emettendo un Nft di piccolo valore in cambio di una membership.
«Stiamo dialogando con cinque istituzioni italiane per gli Nft con questo approccio di valorizzazione – racconta Rulli – In particolare con il Comune di Firenze, al quale abbiamo anche assegnato un Nft, probabilmente il primo rivolto a una municipalità italiana, stiamo ragionando sia in un’ottica educativa sia di supporto alle iniziative di valorizzazione culturale urbanistica di Firenze sia di digital citizenship». Un altro progetto in corso riguarda l’Arco della Pace – primo monumento a entrare nel metaverso e certificato Nft – condotto in collaborazione con la Sovrintendenza Abap di Milano e la startup Reasoned Art. La visione complessiva di Rulli è quella di far convergere sul metaverso sia gli Nft di valorizzazione e sia l’intelligenza artificiale – messa a disposizione da Rulli probono – con avatar di personaggi come Michelangelo (con il Duomo di Firenze), Leonardo da Vinci, Il David (con la Galleria dell’Accademia di Firenze), Nicola Tesla e in futuro Galileo Galilei.
Continua la lettura su: https://www.ilsole24ore.com/art/gli-nft-che-sostengono-musei-e-guardano-futuro-metaverso-AEjhsBnB Autore del post: Il Sole24Ore Tecnologia Fonte: https://www.ilsole24ore.com/