“Dissi a Pratesi: perché vi occupate solo della terra? E feci Marevivo”
La prima volta che ho incontrato Rosalba Giugni è stato il 13 maggio scorso sul barcone sul Tevere dove ha sede Marevivo. Era appena stata approvata la Legge Salvamare e le brillavano gli occhi. Il barcone è un po’ délabré. A prua delle tende fanno ombra sopra tavoli e poltroncine, da lì si entra in una grande stanza dove alcune donne lavorano indaffarate ai loro computer, oltre ci sono lo studio della presidente, altre piccole stanze, una cucina. Sopra sventolano le bandiere blu di Marevivo con i due delfini. L’atmosfera qui sul barcone è vagamente esotica, quasi tropicale, febbrile e allegra. È un luogo di lavoro che sembra un luogo di vacanza.
Il barcone è per stare vicini all’acqua o è stato un caso?
“Più un innamoramento. All’inizio, nel 1985, siamo stati ospitati in una stanza dell’Associazione Vela d’Altura a Roma. Quando dovevamo incontrare qualcuno andavamo a pranzo in un ristorante
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