Che cos’è la metafora?
Che cos’è la metafora?
La metafora è la sostituzione di una parola o di una frase con un immagine figurata, deriva dal latino metaphora che vuol dire trasferimento:
Esempio: ” … urla e biancheggia il mar … ” come se fosse una persona (personificazione)
Un altro esempio in un particolare percorso didattico:
Il mare
Verso sera il mare veniva a bussare alla mia porta, io m’affacciavo alla finestra, e mi mettevo a discorrere con lui tranquillamente, per ore ed ore, finché la rossa rupe di Scilla, a poco a poco spegnendosi, diventava nera e alta nel cielo. Sorgeva all’orizzonte la vetta dello Stromboli, incoronata da una nuvola di fumo a forma di cuore.
Talvolta il mare prendeva gli aspetti più strani, si travestiva in mille modi: ora m’appariva come una scatola di madreperla, e dentro v’eran conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d’oro dal becco d’uccello rapace, e lunghi capelli d’alga. Frotte di ragazzi correvano sulla riva, aprivano quella scatola, traendone pesci d’oro, fiori d’argento, e stelle marine che subito s’accendevano tra le loro mani.
Ora prendeva forma d’armadio, e tutta la notte udivo sbattere gli sportelli nel gran vento; o di una bottiglia, e dentro vi erano manoscritti con racconti di naufraghi, piccoli velieri, o un vino rosso dove il sole batteva lievemente; o di un’arancia, e ad aprirla ne uscivano spicchi di lune sanguigne, altre verdi, tramonti infuocati, e soli che rotolavano stridendo sulla spiaggia del lido.
Curzio Malaparte
Individuo le metafore e le similitudini presenti nel testo e le evidenzio con colori diversi.
Il mare
Verso sera il mare veniva a bussare alla mia porta, io m’affacciavo alla finestra, e mi mettevo a discorrere con lui tranquillamente, per ore ed ore, finché la rossa rupe di Scilla, a poco a poco spegnendosi, diventava nera e alta nel cielo. Sorgeva all’orizzonte la vetta dello Stromboli, incoronata da una nuvola di fumo a forma di cuore.
Talvolta il mare prendeva gli aspetti più strani, si travestiva in mille modi: ora m’appariva come una scatola di madreperla, e dentro v’eran conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d’oro dal becco d’uccello rapace, e lunghi capelli d’alga. Frotte di ragazzi correvano sulla riva, aprivano quella scatola, traendone pesci d’oro, fiori d’argento, e stelle marine che subito s’accendevano tra le loro mani.
Ora prendeva forma d’armadio, e tutta la notte udivo sbattere gli sportelli nel gran vento; o di una bottiglia, e dentro vi erano manoscritti con racconti di naufraghi, piccoli velieri, o un vino rosso dove il sole batteva lievemente; o di un’arancia, e ad aprirla ne uscivano spicchi di lune sanguigne, altre verdi, tramonti infuocati, e soli che rotolavano stridendo sulla spiaggia del lido.
Curzio Malaparte
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