Massacrata come Mahsa. Solo perché era scesa in piazza per lottare per i proprio diritti. In Iran una dottoranda di 35 anni, Nasrin Ghadri, è morta ieri dopo essere stata picchiata con un manganello dalle forze di sicurezza durante le proteste del venerdì. Un nuovo episodio di violenza che non ha lasciato indifferenti i manifestanti, che oramai da oltre 50 giorni stanno protestando per le strade, a rischio della propria vita e che oggi hanno voluto ricordare la studentessa marciando a Marivan, sua città natale nel Kurdistan iraniano. I manifestanti hanno cantato vari slogan antigovernativi come «Morte a Khamenei», bloccato alcune strade e accusato il governo di aver forzato la sepoltura della donna in fretta e furia questa mattina. Ma le forze dell’ordine anche stavolta li hanno contrastati con il pugno duro a suon di proiettili, ferendone almeno 35, secondo la Afp.
Iran, allarme per l’arresto …..
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