Il paradosso Ivan il’in, il filosofo amato da Putin
Il 29 settembre 1922 l’incrociatore “Oberbürgermeister Haken” salpò da Pietroburgo verso l’allora tedesca Stettino con a bordo un carico di professori, ingegneri e pensatori. Intellettuali che si erano rivelati assolutamente inadatti a essere integrati nel nuovo modello sovietico in costruzione dopo la Rivoluzione d’Ottobre, ma che Lenin preferì mandare in esilio piuttosto che nei gulag o davanti ai plotoni di esecuzione. “Piroscafo dei filosofi” fu chiamato, assieme a un altro che salpò il successivo 16 novembre. Non si sa esattamente quanti furono, ma la cifra più riferita è 272. Esattamente un secolo dopo, il 30 settembre 2022 Putin, nella sua guerra di aggressione all’Ucraina, con un discorso ha annunciato l’annessione al corpo della Federazione russa di quattro territori ucraini: Donetsk, Luhansk, le regioni di Kerson e Zaporižžja.
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