Compiti a casa, Pittoni: ‘Troppi, sono diventati un incubo’
La questione riguardante i compiti a casa torna spesso alla ribalta ed è oggetto di discussione sui social. C’è chi ritiene che gli insegnanti ne debbano dare una cospicua quantità, c’è chi, invece, è dell’opinione opposta, ovvero che il ‘carico’ del lavoro da svolgere a casa debba essere più leggero, anche a motivo del fatto che, spesso, tale ‘carico’ finisce per ricadere sulle spalle dei genitori. Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, è intervenuto sull’argomento.
Pittoni sui compiti a casa: ‘Sono troppi, a scuola va trovato un punto di equilibrio’
Il già presidente della commissione Cultura al Senato ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook dove tratta la problematica legata ai compiti da svolgere a casa: ‘A scuola va trovato il punto di equilibrio tra progetti e sviluppo del programma, che non può essere scaricato sulle famiglie con i compiti a casa, in troppi casi diventati un incubo che avvelena le giornate di alunni e genitori spingendo a comportamenti poco corretti’.
‘I compiti vengano svolti il più possibile in classe – ha precisato il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega – così da non svantaggiare gli studenti che non possono essere adeguatamente seguiti a casa. Nel nostro Paese non c’è dibattito sull’argomento. Eppure la quasi totalità degli alunni si ritrova compiti da svolgere dopo l’orario scolastico, spesso assegnati senza neanche controllare quanti per lo stesso giorno ne hanno dati i colleghi. E nei sondaggi – conclude Mario Pittoni – addirittura la metà degli studenti ammette di non essere del tutto cristallino, copiando abitualmente almeno una parte dei compiti’.
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