Fessi in condotta
La riforma del voto in condotta va nella direzione indicata da Mattarella per “incoraggiare il lavoro degli insegnanti”. Ma per la solita eterna litania di sigle astruse e mal assortite nemmeno questo va bene: “Progetto di scuola autoritaria”, tuonano
Non c’è niente da fare, metti insieme la solita eterna litania di sigle astruse e mal assortite – Flc-Cgil, Unione degli studenti, Rete degli studenti medi e Coordinamento genitori democratici – e il risultato è sempre quello, un mix grottesco e disperante. Persino quando parla Mattarella, niente, a loro non va bene manco Mattarella. Inizia l’anno scolastico, il Presidente Saggio va nella Forlì ancora ferita e dice: “Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi, aiutare la loro strada… restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto
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