L’anno difficile della mobilità smart: meno servizi, meno mezzi e limiti ai monopattini. “Ma non è vero che sono più pericolosi”
Sarà un anno difficile per la mobilità smart. Stando al settimo Rapporto nazionale sulla sharing mobility, dopo il boom del 2022 chiuso con un fatturato complessivo di 178 milioni di euro (più 38%) dovuto alla crescita dei monopattini, la prima parte del 2023 sembra aver preso un’altra piega. E non solo in Italia. Fra Barcellona, Madrid, Lione, Parigi, Amburgo, Berlino, Roma e Milano, in generale cala l’offerta di servizi di scooter, che in Italia ha portato ad una diminuzione del 45% nel numero di veicoli e la chiusura di 12 servizi su 22. Nel frattempo, le amministrazioni comunali stanno introducendo nuove regole restrittive in particolare per i monopattini. Parigi, dopo il referendum di primavera, li ha vietati. A Roma e Madrid i nuovi bandi pubblici hanno ridotto considerevolmente il numero di operatori e di mezzi in circolazione.