Pasta scotta, platesse piene di spine, patate verdi, frutta ammuffita. Mensa scolastica da incubo a Torino. Malori tra gli alunni: “Mamma sto male, mi sento le gambe molli”

Di redazione

Protesta a Torino per le condizioni inaccettabili del servizio mensa, avviato appena quattro giorni fa, in una scuola primaria. L’incubo dei piccoli alunni ha trovato voce nelle parole pronunciate a fine giornata: “Mamma sto male, mi sento le gambe molli”.

L’elenco delle lamentele comprende pasta scotta, platesse piene di spine, patate verdi, frutta ammuffita, e altre condizioni igieniche deprecabili, riscontrate nei pasti serviti.

Il malcontento ha raggiunto il suo apice, segnala Torino Cronaca, quando una ventina di madri, esasperate, si sono riunite davanti ai cancelli della scuola in segno di protesta, portando il pranzo da casa per i loro figli. “La mensa fa schifo, siamo stufe di vedere cibo pessimo. i nostri figli non possono mangiare quella roba o rimanere digiuni, il servizio mensa lo paghiamo caro e salato”, hanno esclamato. Con un

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Protesta a Torino per le condizioni inaccettabili del servizio mensa, avviato appena quattro giorni fa, in una scuola primaria. L’incubo dei piccoli alunni ha trovato voce nelle parole pronunciate a fine giornata: “Mamma sto male, mi sento le gambe molli”.

L’elenco delle lamentele comprende pasta scotta, platesse piene di spine, patate verdi, frutta ammuffita, e altre condizioni igieniche deprecabili, riscontrate nei pasti serviti.
Il malcontento ha raggiunto il suo apice, segnala Torino Cronaca, quando una ventina di madri, esasperate, si sono riunite davanti ai cancelli della scuola in segno di protesta, portando il pranzo da casa per i loro figli. “La mensa fa schifo, siamo stufe di vedere cibo pessimo. i nostri figli non possono mangiare quella roba o rimanere digiuni, il servizio mensa lo paghiamo caro e salato”, hanno esclamato. Con un costo che varia dai 4 ai 6,50 euro a pasto, l’indignazione cresce considerando che spesso il cibo non è sufficiente per tutti i 420 alunni della scuola.
La situazione si è ulteriormente aggravata con alcuni bambini che, dopo aver mangiato, hanno manifestato sintomi preoccupanti come vomito e diarrea.
Il responsabile del servizio della mensa scolastica ha assicurato che vengono acquistati alimenti di prima qualità e trasformati seguendo le regole della buona cucina, promettendo un suo impegno personale nella risoluzione della situazione. Anche il Comune ha ammesso le difficoltà dei primi giorni del nuovo appalto, rinnovato dopo 11 anni, sottolineando l’investimento significativo effettuato nel nuovo servizio di ristorazione.
L’assessora  ha ribadito l’importanza che la città ha conferito a questo nuovo appalto e ha annunciato una task force dedicata per risolvere i problemi emersi. L’obiettivo è superare in brevissimo tempo queste difficoltà iniziali per avviare la fase più significativa del progetto, che include la progettazione con scuole e famiglie e l’innovazione alimentare.

Pubblicato in Cronaca

Pasta scotta, platesse piene di spine, patate verdi, frutta ammuffita. Mensa scolastica da incubo a Torino. Malori tra gli alunni: “Mamma sto male, mi sento le gambe molli”

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Protesta a Torino per le condizioni inaccettabili del servizio mensa, avviato appena quattro giorni fa, in una scuola primaria. L’incubo dei piccoli alunni ha trovato voce nelle parole pronunciate a fine giornata: “Mamma sto male, mi sento le gambe molli”.

L’elenco delle lamentele comprende pasta scotta, platesse piene di spine, patate verdi, frutta ammuffita, e altre condizioni igieniche deprecabili, riscontrate nei pasti serviti.
Il malcontento ha raggiunto il suo apice, segnala Torino Cronaca, quando una ventina di madri, esasperate, si sono riunite davanti ai cancelli della scuola in segno di protesta, portando il pranzo da casa per i loro figli. “La mensa fa schifo, siamo stufe di vedere cibo pessimo. i nostri figli non possono mangiare quella roba o rimanere digiuni, il servizio mensa lo paghiamo caro e salato”, hanno esclamato. Con un costo che varia dai 4 ai 6,50 euro a pasto, l’indignazione cresce considerando che spesso il cibo non è sufficiente per tutti i 420 alunni della scuola.
La situazione si è ulteriormente aggravata con alcuni bambini che, dopo aver mangiato, hanno manifestato sintomi preoccupanti come vomito e diarrea.
Il responsabile del servizio della mensa scolastica ha assicurato che vengono acquistati alimenti di prima qualità e trasformati seguendo le regole della buona cucina, promettendo un suo impegno personale nella risoluzione della situazione. Anche il Comune ha ammesso le difficoltà dei primi giorni del nuovo appalto, rinnovato dopo 11 anni, sottolineando l’investimento significativo effettuato nel nuovo servizio di ristorazione.
L’assessora  ha ribadito l’importanza che la città ha conferito a questo nuovo appalto e ha annunciato una task force dedicata per risolvere i problemi emersi. L’obiettivo è superare in brevissimo tempo queste difficoltà iniziali per avviare la fase più significativa del progetto, che include la progettazione con scuole e famiglie e l’innovazione alimentare.

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