Il corso scolastico sull’“affettività” piace ma al momento ha poco senso
Se non si vuole che tutto finisca con qualche fervorino denso di buone intenzioni ma del tutto inefficace a fornire ai giovani solidi punti di riferimento, bisogna porsi seriamente il problema degli strumenti, delle competenze e delle procedure. Ragionare prima di legiferare
L’emozione suscitata dall’assassinio di Giulia Cecchettin ha indotto le forze politiche a cercare di individuare rimedi in un lodevole spirito di collaborazione. L’attenzione si è concentrata soprattutto sulla possibilità di dare alla scuola una funzione educativa nel campo del rispetto della persona e della sua libertà. Non mancano differenze di impostazioni sulla scelta concreta da adottare, sul carattere curricolare o meno dei corsi o delle riunioni dedicate alla materia o sulla estensione dell’intervento anche ad altre tematiche, comunque rilevanti, come quella del rispetto delle differenze. Il Parlamento discuterà e delibererà su queste differenze, ma il punto essenziale, cioè quello di come si forma un sistema educativo
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