Cop28, il barile mezzo vuoto?
Onestamente, c’è motivo di temere che la Cop28 sia un fallimento peggiore dei suoi predecessori? Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, perché mai qualcuno dovrebbe boicottare proprio Dubai? Alcune conferenze sul clima si sono già tenute in Paesi produttori di carbone come la Polonia e la Germania. Con l’eccezione di Parigi nel 2015, il mondo era in attesa di decisioni ambiziose che non sono mai arrivate. A Glasgow, l’India e la Cina hanno fatto fallire la dichiarazione finale chiedendo di cambiare all’ultimo minuto la frase “uscire dal carbone” con “ridurre il carbone”.
Ebbene sì, questa volta i dibattiti si svolgeranno in un Paese produttore di petrolio, sotto l’autorità dell’amministratore delegato della compagnia petrolifera ADNOC. Dobbiamo disperarci più del solito? Non necessariamente. Il barile sembra pieno, ma a ben guardare potrebbe svuotarsi un pochino. Sultan Al Jaber è anche presidente di Masdar, l’agenzia degli Emirati Arabi Uniti per gli investimenti
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