Dimensionamento scolastico, D’Aprile: “Un rimedio che è peggio del danno” (DOSSIER)
CAMBIARE VERSO A UNA STORIA CHE SI RIPETE.
Nel 2032 la scuola avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese. Tutte le misure di contenimento della spesa nel Dossier Uil Scuola Rua: dai 10 miliardi della riforma Gelmini, al no della Conferenza della Regioni al Piano Draghi. E ora la riduzione del 2,5% sul piano di dimensionamento di questo anno. Troppo poco per mettere in sicurezza il sistema nazionale di istruzione. Intanto la riduzione degli alunni per classe, prevista dal PNRR, è sparita dai radar normativi del MiM.
Un rimedio, che non cambia l’ottica con la quale si sta procedendo, che risponde a criteri di risparmio e di contrazione della spesa e non guarda agli interessi della scuola e del sistema di istruzione statale. Resta negativo il giudizio della Uil Scuola Rua sul dimensionamento scolastico contenuto negli articoli del Milleproproghe.
Oggi, mentre il nuovo capo del Governo francese, Gabriel Attal, riporta la scuola al centro delle scelte di politica nazionale, l’Esecutivo italiano opera un mini-intervento (2,5%) di riduzione dell’impatto delle previsioni di dimensionamento della rete scolastica. Per un anno. Troppo poco per mettere in sicurezza il sistema di istruzione nazionale – fa pressione D’Aprile, che torna sul punto della ‘finalità economica’ del provvedimento. L’unico beneficio per il dimensionamento riguarderà le casse dello Stato, mentre non ci sarà nessun vantaggio per tutto il personale scolastico e, in una certa misura, neanche per alunni e genitori.
Non è superfluo ricordare che il ‘fare cassa’ sulla
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