Micosi: un’epidemia silenziosa
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Nel mondo 3,75 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie causate da funghi: si tratta del doppio rispetto alla precedente stima di 2 milioni, elaborata 11 anni fa. A fornire le cifre di questa strage silenziosa è un articolo scientifico pubblicato sul Lancet Infectious Diseases, frutto della collaborazione tra oltre 300 professionisti medici che hanno raccolto dati per ogni nazione e per le specifiche infezioni.
Infezioni da funghi. In base alle informazioni provenienti da oltre 80 Paesi, i casi mondiali di infezione acuta dovuta a funghi sarebbero 6,55 milioni all’anno. Per David Denning, Professore di Malattie infettive dell’Università di Manchester (Regno Unito) che ha coordinato lo studio, le stime precedenti erano imprecise perché molte micosi si innestano su malattie pregresse anche gravi, come leucemia o AIDS. Pertanto, in caso di decesso del paziente, la morte può essere attribuita alla patologia preesistente e non all’infezione da funghi. Eppure il 68% (2,55 milioni) delle morti per micosi dipenderebbero direttamente dall’infezione stessa e non da altri fattori. In altri 1,2 milioni di casi (il 32% del totale dei decessi) erano presenti anche altre possibili cause, e le infezioni da funghi potrebbero aver contribuito.
Malaria e tubercolosi. Benché il termine micosi comprenda diverse possibili cause, globalmente i decessi per infezioni da funghi uccidono – stando alle nuove statistiche – sei volte più persone della malaria e tre volte più persone della tubercolosi. La scarsa disponibilità di metodi diagnostici fa sì che il ruolo di questi patogeni sia spesso sottovalutato, nonostante l’impatto prominente sulla salute pubblica.
Per esempio un terzo delle morti per broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una grave malattia dell’apparato respiratorio, è legato a infezioni da Aspergillus (funghi che sono presenti ovunque nel terreno). L’aspergillosi potrebbe essere implicata anche nel 4,5% dei decessi per leucemia (14.000 casi) e nel 2,7% delle morti per cancro polmonare e bronchiale (49.000 casi). Anche il 28% (340.000) dei decessi per tubercolosi polmonare sarebbe dovuto a malattie da funghi.
“coda” del covid. Un’altra infezione da funghi – la Candida – rappresenta una seria minaccia per i pazienti immunocompromessi in terapia intensiva, reduci da interventi importanti, affetti da cancro, diabete o insufficienza renale, e per i neonati prematuri. E circa la metà delle 600.000 morti annuali per AIDS è attribuibile a micosi. Inoltre, avvertono gli autori, poiché lo studio non ha considerato il recente picco di infezioni da funghi lasciato come “coda” dalla covid, è possibile che anche le ultime stime siano ancora poco precise – al ribasso.
Farmaci antimicotici. Non ci sono vaccini contro le infezioni da funghi, che spesso non vengono riconosciute in tempo per l’assenza di test diagnostici precisi, né curate per la mancanza o l’inefficacia dei farmaci antimicotici. Come già avviene per l’antibiotico-resistenza, l’abuso di medicinali anti-fungini e il massiccio impiego di sostanze funghicide in agricoltura sta già favorendo la resistenza dei funghi ad alcune classi di farmaci, come gli azoli, attualmente molto utilizzati.
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