Social e fake news: le bugie di Donald Trump su Taylor Swift passano dall’IA di Elon Musk
Nell’anno delle elezioni presidenziali, e di fronte a un candidato democratico oggettivamente debole, Donald Trump e i siti più vicini a lui hanno lanciato una guerra a tutto campo contro un bersaglio apparentemente inaspettato: la cantante Taylor Swift.
Le ragioni di questa scelta sono soprattutto due: in più occasioni, a partire dal 2018, Swift si è apertamente dichiarata vicina al Partito Democratico e anche ha sostenuto Biden nel 2020 e c’è il timore che possa rifarlo anche quest’anno. E il timore che possa rifarlo c’è (questa è la seconda ragione) perché Swift è forse l’unica che ha il potere mediatico per cambiare l’esito di un’elezione che sembra già scritta: con 280 milioni di follower su Instagram, 95 milioni su Twitter e quasi 60 milioni su YouTube, unica artista donna oltre i 100 milioni di streaming mensili su Spotify e nominata Persona dell’Anno da Time (qui la notizia), la cantante di
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