Luna, ci riproviamo!
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Nova-C Odysseus è una sonda relativamente piccola, essendo alta 4,3 metri e con un diametro di 1,6 metri. Ha 6 “zampe” in alluminio che dovrebbero consentirle di appoggiarsi saldamente sulla Luna. A bordo ci sono 130 chilogrammi di esperimenti scientifici. Ad Intuitive Machines, una società privata americana, la NASA ne ha affidati sei. Questi esperimenti serviranno all’ente spaziale americano per comprendere meglio com’è l’ambiente lunare in previsione delle future missioni umane di Artemis.
Ricostruzione della polvere. Alcune telecamere serviranno per realizzare una ricostruzione in 3D della polvere sollevata durante l’atterraggio, questo aiuterà le future missioni a scendere sulla superficie lunare con elevata precisione, mentre un sensore a onde radio rileverà la quantità di propellente presente all’interno del lander. Vi saranno anche otto retro-riflettori di circa 1,3 centimetri che permetterannodi misurare con estrema precisione dalla Terra la posizione della sonda sulla superficie lunare. Per questo trasporto la NASA ha pagato 118 milioni di dollari.
A bordo comunque vi saranno anche altri sei esperimenti di altre società che hanno “affittato”, insieme alla NASA, Nova-C Odysseus Intuitive Machines per il loro trasporto fino alla Luna. Uno di questi, ad esempio, prevede un sistema di fotocamere per seguire il lander lunare durante la fase di atterraggio. Ma vi saranno anche 125 strutture in miniatura, in acciaio inossidabile, che riproducuno le fasi lunari, create dall’artista americano Jeff Koons.
Dove atterrerà. Una volta raggiunto il nostro satellite il lander si inserirà in un’orbita lunare circolare bassa a 100 chilometri dalla superficie per circa 24 ore, quindi inizierà la manovra di discesa, che avverrà circa 75 minuti prima dell’atterraggio. Il lander Nova-C atterrerà in un cratere chiamato Malapert A, che si trova vicino al cratere più grande Malapert, che ha un diametro di circa 70 chilometri. La zona di allunaggio dista circa 300 km dal Polo Sud lunare.
Si tratta di un’area di grandissimo valore scientifico perché oggetto di violenti impatti di asteroidi nel passato. Oltretutto si trova in prossimità del massiccio Malapert, una delle 13 aree individuate dalla NASA per l’arrivo della missione che porteranno sulla Luna la prima donna e il tredicesimo uomo nel 2026.
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