Cos’è il Marine Cloud Brightening, la sfida della geoingegneria solare per raffreddare gli oceani
La tecnologia salverà il pianeta? Se lo chiedono in molti. L’anno scorso, l’ultimo rapporto dell’IPCC (il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici) era stato molto chiaro: la finestra temporale per limitare il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale si sta chiudendo. E poche settimane fa è arrivato l’annuncio allarmante del Copernicus Climate Change Service: nel periodo febbraio 2023 – gennaio 2024 il mondo ha superato per la prima volta la soglia di 1,5°C. Sono stati i 12 mesi più caldi da quando esistono le misurazioni.
Di fronte alla gravità della crisi climatica e alla necessità di guadagnare tempo per evitare il peggio, si sente parlare sempre più spesso di geoingegneria solare, ovvero di soluzioni tecnologiche che hanno come scopo quello di schermare parzialmente la radiazione solare, impedendo che raggiunga il nostro pianeta e abbassando così la temperatura terrestre.
Lo studio Geoingegneria per salvare le calotte
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