In Friuli Venezia Giulia l’antico mulino per le rinnovabili. E poi c’è il biogas
Quella dell’azienda agricola Principi di Porcia e Brugnera è una storia di sostenibilità ante litteram: otto secoli fa, quando l’attività è iniziata, il rispetto per il territorio era l’unica condizione possibile per operare in un’area relativamente piccola, dove le famiglie erano per lo più impegnate nei campi della tenuta e tutela ambientale e sociale erano (e continuano a esserlo) legate a doppio filo. Quest’attitudine s’è calcificata negli anni, rafforzata attraverso 55 generazioni che l’hanno reinterpretata, mettendo a terra un progetto complesso e autosufficiente che abbraccia una tenuta di oltre 840 ettari – 140 vitati- fra Azzano Decimo, Porcia e Pramaggiore, nella zona DOC Friuli Grave.
Agricoltura, vitivinicoltura, zootecnica e produzione di energia rinnovabile sono le tessere di un modello vocato alla sostenibilità e all’innovazione, in un territorio con ottime prospettive di sviluppo delle rinnovabili nel Nord-est italiano. In uno scenario in cui i temi della bioeconomia hanno ormai assunto grande rilievo,
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