Guarito da leucemia e HIV: storia di Paul Edmonds

Nel 1988, 4 anni dopo che l’HIV era stato identificato dalla scienza come causa dell’AIDS, il californiano Paul Edmonds ricevette una diagnosi che all’epoca suonava come una condanna a morte: non solo era sieropositivo, ma aveva l’AIDS, lo stadio clinico avanzato dell’infezione da HIV.

In quegli anni, nella comunità gay di San Francisco di cui Edmonds faceva parte, le persone morivano pochi anni dopo aver scoperto la positività al virus. Quell’uomo di certo non immaginava che 31 anni dopo avrebbe fatto parte di una manciata di pazienti al mondo a guarire completamente dall’HIV.

Un caso da record. La storia di Paul Edmonds è ora stata pubblicata sul New England Journal of Medicine. La notizia della sua guarigione era già stata data nel 2022, ma ora che il suo caso è stato descritto su una rivista scientifica si aprono nuove prospettive di trattamento per i pazienti in età più avanzata che, oltre all’HIV, abbiano contratto un tumore del sangue.

Edmonds è infatti guarito sia da una forma acuta di leucemia sia dall’HIV grazie a un trapianto di cellule staminali recanti una mutazione protettiva. È la quinta persona al mondo ad andare in remissione da entrambe le malattie e anche – a 68 anni – la più anziana. Nonché quella che conviveva con l’HIV da più tempo (31 anni).

Le cure e la seconda diagnosi. Per tre decenni, Edmonds si è sottoposto a diverse terapie che gli hanno permesso di tenere a bada l’infezione e i suoi sintomi più gravi. Ha assunto farmaci antiretrovirali che hanno portato i livelli di virus a soglie quasi irrintracciabili, senza però curarlo del tutto.

Quando nel 2018 ha sviluppato una leucemia mieloide acuta, uno dei tumori del sangue che spesso interessano i pazienti più anziani con HIV, che per tanti anni hanno vissuto con un sistema immunitario indebolito, l’uomo è stato sottoposto a una chemioterapia di ridotta intensità e, in seguito, al trapianto che gli ha salvato la vita due volte.

Un dono ancora più speciale. Ad Edmonds serviva un trapianto di cellule staminali e l’ospedale californiano City of Hope ha rintracciato un donatore non solo compatibile, ma anche recante una mutazione che ha solo il 2% delle persone: la CCR5 Delta 32. Questa mutazione genetica rende resistenti all’HIV ed è all’origine di tutti i rarissimi casi di guarigione completa dalla malattia documentati finora.

Doppia guarigione. Nel 2019 Edmonds si è sottoposto a un trapianto di midollo e di cellule staminali del sangue, sostituendo completamente le sue con quelle del donatore.

Da allora non ha più avuto segni di leucemia né di HIV. Dalla prima malattia è guarito ufficialmente, essendo passati 5 anni dal trapianto. Inoltre da tre anni non assume più farmaci antiretrovirali: ne mancano altri due affinché possa essere considerato ufficialmente “curato” – anche sulla carta – dall’HIV.

Una speranza per altri pazienti. «È possibile ottenere la remissione dall’HIV anche in età avanzata e dopo aver convissuto con l’HIV per molti anni», afferma Jana Dickter, professoressa nella divisione malattie infettive di City of Hope. «Poiché le persone affette da HIV vivono sempre più a lungo, ci saranno maggiori opportunità per trattamenti personalizzati per i loro tumori del sangue».

Continua la lettura su: https://www.focus.it/scienza/salute/un-quinto-paziente-e-guarito-dall-hiv-era-malato-da-31-anni Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

Articoli Correlati

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Global Giornata for the Campaign Against HIV

Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS

UNICEF: circa 98.000 ragazze adolescenti hanno contratto l’HIV nel 2022 – ovvero 1.900 nuovi casi ogni settimana

Nuovo studio UNICEF sui bambini che vivono con HIV e AIDS

A livello globale, nel 2022 ci sono stati 270.000 nuovi casi di HIV fra tutti i bambini e gli adolescenti fra 0 e 19 anni, portando il numero totale di giovani che vivono con l’HIV a 2,6 milioni.

A livello globale, circa 1 milione di persone fra 0 e 19 anni che vive con l’HIV non sta ricevendo trattamenti e oltre la metà di loro – circa il 60% – vive in Africa orientale e meridionale.

Solo il 57% dei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni riceve le cure antiretrovirali, rispetto al 77% delle persone di età pari o superiore a 15 anni.

Nel 2022, 99.000 bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 19 anni sono morti a livello globale per cause legate all’AIDS, rappresentando il 15% di tutti i decessi legati all’AIDS.

1 dicembre 2023 – SecondoilGlobal Snapshot on Children with HIV and AIDS  (l’ultima Panoramica Globale sui bambini che vivono con HIV e AIDS) dell’UNICEF, lanciato in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, circa 98.000 ragazze adolescenti fra i 10 e i 19 anni hanno contratto l’HIV nel 2022 – ovvero 1.900 nuovi casi ogni settimana.

Mentre i casi totali fra le ragazze tra i 10 e i 19 anni sono quasi dimezzati dal 2010 – da 190.000 a 98.000 – lo scorso anno, le ragazze avevano ancora più del doppio di probabilità di contrarre l’HIV rispetto ai ragazzi. A livello globale, ci sono stati 270.000 nuovi casi di HIV fra tutti i bambini e gli adolescenti fra 0 e 19 anni nel 2022, portando il numero totale di giovani che vivono con l’HIV a 2,6 milioni.

“È inaccettabile che le ragazze adolescenti, che dovrebbero pianificare il loro futuro, continuino a sopportare il peso maggiore della diffusione dell’HIV”, ha dichiarato la Direttrice Associata dell’UNICEF per l’HIV/AIDS Anurita Bains. “Noi – Nazioni Unite, comunità, governi e organizzazioni – dobbiamo eliminare gli ostacoli che rendono l’HIV una minaccia per la loro salute e il loro benessere. Ciò include la garanzia che la salute sessuale e riproduttiva e i diritti delle ragazze e delle giovani donne siano rispettati”.

Le ragazze continuano a sopportare il peso dell’epidemia di HIV a causa, in parte, delle disuguaglianze di genere che spesso portano le ragazze a non riuscire a negoziare rapporti sessuali protetti; della povertà che si manifesta nelle comunità lontane dai centri di assistenza sanitaria e della mancanza di accesso ai programmi di prevenzione dell’HIV e per la salute sessuale e riproduttiva.

Nell’Africa sub-sahariana, la diffusione dell’HIV tra le ragazze e le giovani donne adolescenti – di età compresa tra i 10 e i 24 anni – è costantemente superiore di oltre tre volte rispetto alla loro controparte maschile. I dati più recenti mostrano che l’Africa orientale e meridionale continuano a sostenere il carico maggiore di contagi da HIV nella fascia di età compresa tra 0 e 19 anni, seguita dall’Africa occidentale e centrale, dall’Asia orientale e dal Pacifico, dall’America Latina e dai Caraibi e dall’Asia meridionale.

La Panoramica Globale sottolinea ulteriormente come, rispetto agli adulti, bambini e adolescenti affrontino considerevoli disuguaglianze nell’accesso alle cure. A livello globale, circa 1 milione di persone fra 0 e 19 anni che vive con l’HIV non sta ricevendo trattamenti e oltre la metà di loro – circa il 60% – vive in Africa orientale e meridionale.

Le procedure diagnostiche complesse per i bambini, i requisiti specifici dei test per i neonati che non sono sempre disponibili nei Paesi a medio e basso reddito e la mancanza di farmaci antiretrovirali adatti all’età per i gruppi di età più giovani sono tra le ragioni per cui solo il 57% dei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni riceve le cure antiretrovirali, rispetto al 77% delle persone di età pari o superiore a 15 anni.

I progressi per porre fine all’AIDS rimangono lenti: nel 2022, 99.000 bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 19 anni sono morti a livello globale per cause legate all’AIDS, rappresentando il 15% di tutti i decessi legati all’AIDS, anche se questa fascia di età comprende solo il 7% delle persone con HIV.

Note

Tabella* che mostra i dati relativi alla popolazione di bambini e adolescenti che vivono con HIV nelle regioni a più alta concentrazione:

Indicatore per etàAfrica orientale e meridionaleAfrica occidentale e centraleAsia dell’est e PacificoAsia del SudAmerica Latina e Caraibibambini 0-14 anniPopolazione con HIV940.000390.00051.00078.00042.000Nuovi casi 202260.00050.0006.6005.8005.300Adolescenti fra 15 e 19 anniPopolazione con HIV690.000180.00048.00058.00043.000Nuovi casi 202277.00016.00015.0008.60011.000

*Nota: la somma dei numeri potrebbe non essere esatta a causa delle cifre arrotondate.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000