Quand’è che l’eclissi è sbarcata sul web?
Lunedì 8 aprile 2024 più di 31 milioni di cittadini americani si troveranno nel pieno del percorso della totalità dell’eclissi, e potranno ammirare il disco solare totalmente oscurato da un posto in prima fila. Ma chi non avrà la fortuna di assistere di persona all’eclissi totale di Sole potrà comunque seguire l’evento astronomico dell’anno in streaming, ovunque si trovi.
Quand’è che le eclissi sono approdate sul web? Per risalire al primo “Sole nero” trasmesso in streaming dobbiamo tornare al 26 febbraio 1998.
Una giornata storica. Come raccontato in un articolo sul New York Times, quel giorno centinaia di persone si radunarono davanti a uno schermo dell’Exploratorium, un museo interattivo dedicato alla scienza di San Francisco, per assistere a un’eclissi totale di Sole che stava avvenendo a migliaia di chilometri di distanza, nei cieli di Aruba, nel Mare dei Caraibi. Sul sito del museo è possibile vedere alcune immagini di repertorio.
Per la prima volta nella storia dell’allora assai giovane World Wide Web, un’eclissi veniva trasmessa in diretta live. Oltre agli spettatori del museo, altri milioni di persone – tra chi possedeva un computer e un modem sufficientemente veloce – ammirarono online l'”Eclissi del ’98”, intuendo per la prima volta le potenzialità trasformative di Internet per la diffusione della cultura astronomica.
Come eravamo. I social non esistevano ancora, Google sarebbe stato lanciato nell’autunno di quell’anno, YouTube avrebbe visto la luce solo sette anni più tardi, nessuno ancora immaginava che cosa fossero i video virali e solo metà della popolazione degli Stati Uniti era online, spesso frustrata dalla difficoltà di connessione e dall’estrema lentezza dei download.
In questo contesto, i primi video in alta risoluzione di un’eclissi totale di Sole offerti dal museo di San Francisco, in collaborazione con la NASA e Discovery Channel, furono ripresi dai principali notiziari, e 4 milioni di persone si collegarono direttamente online durante le fasi clou dell’evento.
Essere presenti. L’episodio è un esempio di come Internet abbia migliorato l’accessibilità della cultura scientifica – anche se, ricordano gli astrofili, ammirare un’eclissi dal vivo è un’esperienza nemmeno lontanamente paragonabile alla fruizione di un video in streaming. Trovarsi “dentro” un’eclissi totale di Sole coinvolge tutti i sensi e non solo la vista: nei minuti di totale oscurità gli animali si zittiscono, la temperatura cala, i venti cambiano. L’evento è poi in molte culture associato a una dimensione spirituale o di conoscenza antica del cosmo.
Tutto questo difficilmente può essere trasmesso attraverso uno schermo, ma si fa quel che si può: per chi si deve accontentare, la NASA trasmetterà l’eclissi di Sole inseguendola lungo tutto il suo percorso (dalle 19.00 circa ore italiane).
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