Ecco il telescopio più in alto al mondo

Ancora prima di vedere la sua “prima luce”, l’osservatorio astronomico TAO (Tokyo Atacama Observatory), costruito sulla cima di una montagna nel deserto del Cile settentrionale, ha conquistato un Guinness del Primati: il telescopio è infatti lo strumento per l’osservazione del cosmo più ad alta quota mai costruito. A 5.640 metri di altezza permetterà osservazioni senza precedenti, ma comporterà anche sfide importanti per gli scienziati che vi lavoreranno, che dovranno vedersela con il mal di montagna.

Atmosfera trasparente. Gestito dall’Università di Tokyo e finanziato in parte dal governo nipponico, l’osservatorio è stato edificato, con un notevole sforzo ingegneristico, sulla vetta del Cerro Chajnantor, nel Deserto di Atacama, lo stesso che ospita il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), l’osservatorio dell’ESO di La Silla e altri importanti siti di osservazione del cielo notturno. Anche se il TAO è dotato di ottiche, sensori ed elettronica all’avanguardia, è senza dubbio l’altitudine senza uguali a regalargli una visuale nitida della volta celeste.

Nursery planetarie. A quella quota infatti c’è poca umidità atmosferica che possa interferire con le sue osservazioni nella lunghezza d’onda del medio infrarosso, «un’area dello spettro estremamente vantaggiosa per lo studio degli ambienti attorno alle stelle, incluse le regioni di formazione planetaria», spiega Takashi Miyata, direttore dell’Atacama Observatory of the Institute of Astronomy che ha diretto le operazioni di costruzione dell’osservatorio.


L’osservatorio astronomico Tokyo Atacama Observatory.
© ©2024 TAO project

Due assi nella manica. In questo straordinario ambiente di osservazione, l’osservatorio potrà contare su due strumenti all’avanguardia chiamati SWIMS e MIMIZUKU. Il primo (Simultaneous-color Wide-field Infrared Multi-object Spectrograph) è ottimale per le osservazioni nel vicino infrarosso e molto utile per le osservazioni spettroscopiche delle galassie. Sarà usato per studiare l’evoluzione delle galassie e fornire informazioni circa la presenza di buchi neri al loro interno. MIMIZUKU (Mid-Infrared Multi-field Imager for gaZing at the UnKnown Universe) è lo strumento ideale per lavorare nella regione del medio infrarosso, studiare la formazione planetaria e l’origine degli elementi chimici nell’Universo. 

Mal di montagna. Tutte queste possibilità scientifiche chiederanno però notevoli sforzi fisici ai ricercatori, che si alterneranno a 5.640 metri di quota per usare l’osservatorio e che per lavorare al meglio dovranno prima adattarsi all’altitudine, se vorranno scongiurare il mal di montagna.

Al di sopra dei 2.500 metri di altitudine sopra il livello del mare, la diminuzione dell’ossigeno disponibile per l’organismo può determinare i sintomi dell’ipossia (cefalea, nausea, vertigini, stanchezza, insonnia), che diventano anche peggiori nelle ore notturne.

Per questo l’Università di Tokyo ha collaborato con il Ministero della Salute cileno, per assicurarsi che chi avrà accesso al Tokyo Atacama Observatory possa lavorare a quella quota in totale sicurezza. 

Continua la lettura su: https://www.focus.it/scienza/spazio/sulla-cima-di-questa-montagna-sta-per-aprire-l-osservatorio-piu-alto-del-mondo Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

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