Stasera in Italia si replica lo spettacolo?

Come le più recenti notizie circa l’attività del Sole lasciavano sperare, dalla tarda serata di venerdì 10 maggio il cielo ha regalato per alcune ore l’incredibile spettacolo dell’aurora boreale anche alle nostre latitudini, in Italia, con effetti persino più suggestivi di quelli che avevamo ammirato il 6 novembre 2023.

Cosa è successo. Secondo quanto comunicato dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, agenzia degli Usa per le previsioni meteorologiche e il monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche) i fenomeni sono stati causati da una tempesta geomagnetica di grado G5: un evento, per capirne la rarità, che non si verificava da più di 20 anni. La “fonte” è stata principalmente un grande e complesso ammasso di macchie solari (la regione NOAA 3664) che ha un diametro pari a 17 volte quello della Terra, una regione – precisa la NOAA – per la quale si prevede ancora un’ulteriore attività.

Sono state osservate (e fotografate) aurore boreali in diverse regioni italiane, al nord (Piemonte, Lombardia) ma anche nel centro (Sardegna, Abruzzo, Emilia Romagna) e persino al sud, Basilicata.

I social network, lo avrete visto, sono invasi di fotografie. Questa per esempio è stata scattata a Torino:

I motivi. Ma come si origina un’aurora boreale? Questo fenomeno è il risultato dell’interazione tra particelle emesse dal Sole e i gas (ossigeno e azoto in particolare) presenti nell’atmosfera terrestre. L’emissione non è costante nel tempo, ma ha un’intensità che varia ciclicamente, con un massimo ogni circa 11 anni. In questi giorni c’è un notevole flusso di particelle e dunque si presentano le condizioni per le aurore.

L'aurora boreale in Slovenia

Un’immagine dell’aurora boreale del 10 maggio scattata nel nord ovest della Slovenia.
© Luka Dakskobler/SOPA Images/LightRocket via Getty Images

Rosso o verde? Di solito nelle aurore boreali vediamo dominare il verde e invece in questi giorni la tonalità dominante tende al rosso. Da che dipende? I colori che caratterizzano il fenomeno dipendono (tra i vari fattori) dall’energia delle particelle che colpiscono l’atmosfera, ma anche dal tipo di gas presente nell’atmosfera stessa: l’ossigeno atomico (come accade alle quote che hanno riguardato i fenomeni di questi giorni) favorisce una colorazione rossa anziché verde. 

Che… aurora farà? Inoltre è possibile fare le… previsioni delle aurore. L’intensità delle tempesta solari si misura con un indice chiamato Kp, che può andare da 0 a 9. Fino a 4 in genere non si hanno fenomeni visibili in Italia (mentre ci già speranze per le alte latitudini): la tempesta che ha prodotto l’aurora boreale del 10 maggio aveva un indice Kp pari a 8/9.

E le previsioni per le prossime ore “segnano” nuovamente 9.

Occhio, però… Infine una raccomandazione per non restare delusi: non aspettatevi di vedere a occhio nudo gli effetti che vedete nelle foto, perché quest’ultime godono di un tempo di esposizione maggiore rispetto a quello dell’occhio umano e dunque gli effetti sono tutti un po’ amplificati (e in qualche caso forse c’è anche la mano del fotoritocco…) 

Una foto scattata vicino Bassano del Grappa:

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