Alaska, il cambiamento climatico sta tingendo di arancione i corsi d’acqua

La prima volta è stata nel 2018. Lungo la Brooks Range, una catena montuosa dell’Alaska settentrionale, che arriva quasi a toccare il Canada, i fiumi hanno iniziato a tingersi d’arancione. Proprio così: cristalline fino a qualche mese prima, le acque di corsi d’acqua come l’Akillik, nel parco nazionale della Kobuk Valley, hanno cambiato colore. E alcune specie di pesci sono fatalmente scomparse. Quanto basta per allarmare la comunità scientifica e spingere un team di ricerca a indagare il fenomeno. E c’entra, neanche a dirlo, il cambiamento climatico, come riporta uno studio appena pubblica sulla rivista Communications Earth&environment.

Perché a causare il fenomeno è il graduale scongelamento del permafrost, che nella regione artica ha profondamente alterato – negli ultimi dieci anni – la biogeochimica dei bacini idrografici. Metalli come zinco, rame, cadmio e ferro – immagazzinate nel permafrost artico, insieme con sostanze nutritive – subiscono un’alterazione chimica, complice l’esposizione all’ossigeno, e vengono rilasciati

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Il carbonio emesso nella regione del permafrost

Le regioni artiche ricoperte dal permafrost emettono oggi più carbonio in atmosfera di quanto ne riescano ad assorbire: lo rivela la stima più capillare delle emissioni dannose compiuta nell’Artico. In base alla ricerca, pubblicata su Global Biogeochemical Cycles, la fusione accelerata del permafrost dovuta ai cambiamenti climatici sta trasformando vaste zone di Siberia, Canada, Alaska e Groenlandia in fonti, anziché serbatoi, di gas serra, che potrebbero contribuire alla crisi climatica in modi che non avevamo ancora calcolato.

Gelo (quasi) per sempre. Il permafrost o “permagelo” è un terreno permanentemente ghiacciato che si trova tra Nord Europa, America Settentrionale e Siberia e che ricopre circa 22,8 milioni di chilometri quadrati nell’emisfero settentrionale. Si può formare sulla terra o sui fondali oceanici, nelle aree in cui le temperature rimangono costantemente sotto lo zero, e può avere uno spessore variabile da 1 a 1.000 metri. Il suo strato più superficiale è sensibile ai cambiamenti del clima: negli ultimi cinquant’anni, con l’aumento delle temperature, l’area interessata dal permafrost si è ridotta del 7%.

Emesso e assorbito. Per via del materiale organico di millenni di storia terrestre conservato nel terreno permanentemente ghiacciato, il permafrost è tradizionalmente considerato un serbatoio di carbonio: si pensa che oltre un terzo del carbonio della Terra si trovi bloccato nel permafrost artico. Tuttavia la fusione del permafrost, riportando alla luce la materia organica, libera in atmosfera ingenti quantità di carbonio, tanto che negli ultimi anni diversi studi hanno ipotizzato che le regioni coperte da permafrost fossero diventate emettitrici di CO2 e metano. Allo stesso tempo, però, la maggiore crescita di vegetazione estiva nelle aree ora libere dal permafrost può assorbire più CO2 dall’atmosfera, un servizio da mettere sull’altro piatto della bilancia. 

Analisi sul campo. Nel nuovo studio guidato da Justine Ramage, geografa specializzata in ambienti polari del Nordregio research institute di Stoccolma (Svezia), gli scienziati hanno scelto di affidarsi non a osservazioni satellitari della regione artica o al machine learning, bensì alle rilevazioni di emissioni al livello del suolo pazientemente raccolte in 200 siti disseminati in tutta la regione ricoperta da permafrost, tra Scandinavia, Russia, Alaska e Canada, confrontate con quelle di aree con livelli simili di vegetazione e umidità.

Bilancio negativo. In questo modo è stato dimostrato che la zona di terreno permanentemente ghiacciata del grande Nord è oggi emettitrice di carbonio, con 144 milioni di tonnellate di carbonio all’anno prodotte tra 2000 e 2020.

Il calcolo comprende le emissioni di CO2 e di metano, ma il permafrost immette in atmosfera anche 3 milioni di tonnellate all’anno di azoto (soprattutto ossido di azoto), un altro potente gas serra.
Le aree ricoperte da vegetazione nelle regioni del permafrost sono prevalentemente pozzi di carbonio, ma la loro influenza positiva sul clima è controbilanciata dalla rapida espansione di laghi termocarsici, formati dall’acqua di disgelo proveniente dal permafrost. Questi laghi sono fonti di emissioni, così come lo sono gli incendi forestali che sempre più spesso interessano la tundra. Entrambi questi elementi non erano stati presi in considerazione negli studi precedenti.

Peggio del previsto. L’evoluzione del permafrost da serbatoio a fonte di carbonio è purtroppo destinata ad accelerare il circolo vizioso del climate change. E le stime della quantità di carbonio liberata sembrerebbero ancora al ribasso, perché è molto difficile calcolare i gas serra emessi da collassi improvvisi di grosse porzioni di permafrost, eventi sempre più probabili nell’era della crisi climatica.

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Verifica sul Fiume – Geografia per Scuola Primaria

L’importanza del fiume come ecosistema è immensa. Non solo funge da fonte d’acqua per gli esseri umani e gli animali, ma svolge anche un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità e nell’equilibrio ambientale. La comprensione di questo ecosistema complesso è essenziale per le nuove generazioni.
Con la crescente enfasi sull’educazione ambientale nelle scuole, è fondamentale che i bambini della scuola primaria abbiano una comprensione chiara e approfondita dei fiumi e della loro importanza.
In questo articolo, ci immergeremo nel mondo affascinante dei fiumi fornendo informazioni dettagliate per i bambini della scuola primaria, scoprendo cos’è un fiume, quali sono i principali fiumi italiani, la differenza tra fiume e lago e tanto altro… Pronti alla fine per una Verifica sul Fiume per bambini di Scuola Primaria!
Cos’è e come è fatto un Fiume?
Un fiume è un corso d’acqua naturale di dimensioni variabili che scorre dalla sua sorgente in montagna o collina verso una destinazione finale, come un lago, un mare o un oceano. I fiumi sono un elemento importante del paesaggio terrestre e svolgono molteplici ruoli nelle regioni attraversate.
Un fiume è fatto di tre parti principali:

Sorgente: Questo è il punto in cui inizia il fiume. La sorgente è spesso in alto in montagna, dove c’è molta acqua fresca e pulita. Potrebbe essere un piccolo ruscello o una cascata che diventa il nostro fiume.

Corso d’acqua: Il corso d’acqua è il percorso che il fiume prende mentre si muove attraverso la terra. Il fiume scorre giù dalla montagna e attraversa valli e pianure. Durante questo viaggio, il fiume può diventare più largo e profondo, e altri piccoli corsi d’acqua, chiamati affluenti, possono unirsi ad esso per aiutarlo a crescere.

Foce: Alla fine del suo viaggio, il fiume raggiunge la foce. La foce è il punto in cui il fiume si incontra con un grande corpo d’acqua, come il mare o l’oceano. Qui, l’acqua dolce del fiume si mescola con l’acqua salata del mare.

I Fiumi Italiani più importanti
Ecco alcuni fiumi italiani importanti che potreste studiare a scuola primaria:

Po: Il fiume Po è il più lungo d’Italia e scorre principalmente nel nord del paese. Attraversa molte città, tra cui Torino, Piacenza e Venezia, prima di sfociare nell’Adriatico. Il Po è importante per l’agricoltura e la navigazione.

Tevere: Il fiume Tevere attraversa la città di Roma e sfocia nel Mar Tirreno. È uno dei fiumi più famosi d’Italia e ha una grande importanza storica e culturale.

Arno: L’Arno scorre attraverso la regione della Toscana e passa per città come Firenze e Pisa. È noto anche per il Ponte Vecchio di Firenze.

Adige: L’Adige è il secondo fiume più lungo d’Italia e attraversa il Trentino-Alto Adige e il Veneto. Scorre attraverso città come Trento e Verona.

Pò (o anche Po di Volano e Po di Goro): Questi sono bracci del fiume Po che sfociano nella parte orientale dell’Adriatico, contribuendo a creare un delta.

Adda: L’Adda è un affluente del Po ed è importante per la produzione di energia idroelettrica. Attraversa città come Como e Cremona.

Tagliamento: Il Tagliamento è un fiume dell’Italia nord-orientale che sfocia nell’Adriatico. È famoso per le sue acque limpide e il suo paesaggio naturale.

Mincio: Il Mincio è un affluente del Po e scorre attraverso il Lago di Garda prima di raggiungere il Po. È noto per i suoi paesaggi pittoreschi.

Questi sono solo alcuni dei fiumi italiani, ma ce ne sono molti altri più piccoli e affascinanti da scoprire. Ogni fiume ha la sua storia e importanza nella geografia e nella cultura dell’Italia.
Differenze tra Fiumi e Laghi
I fiumi e i laghi sono entrambi corpi d’acqua, ma hanno caratteristiche e funzioni diverse. Ecco le principali differenze tra di loro:

Origine:

– Fiume: I fiumi sono corpi d’acqua in movimento che scorrono dalla sorgente alla foce. Le sorgenti dei fiumi possono essere sorgenti naturali, come sorgenti di montagna o laghi, o sorgenti artificiali, come dighe o pozzi.
– Lago: I laghi sono bacini d’acqua dolce, generalmente immobili, che si formano in varie maniere. Possono essere formati da processi geologici, come l’erosione glaciale o vulcanica, o da attività umane, come la creazione di dighe.

Flusso d’acqua:

– Fiume: I fiumi hanno un flusso costante di acqua che scorre da montagne o colline verso valli o oceani. Sono in movimento continuo e, quindi, l’acqua fluisce da un punto all’altro.
– Lago: I laghi sono generalmente acqua stagnante, il che significa che l’acqua è relativamente immobile e non scorre da un punto all’altro con regolarità. Ciò li rende ideali per la conservazione dell’acqua.

Dimensioni:

– Fiume: I fiumi possono variare notevolmente in dimensioni, dalla piccola e tranquilla corrente di un ruscello fino ai grandi fiumi navigabili come l’Amazzonia o il Nilo.
– Lago: I laghi possono anche variare notevolmente in dimensioni, da piccoli bacini d’acqua a grandi estensioni come il Lago Superiore o il Lago Baikal.

Funzioni:

– Fiume: I fiumi svolgono un ruolo cruciale nel trasporto dell’acqua e dei sedimenti da una regione all’altra. Sono spesso utilizzati come fonte di acqua potabile, per l’agricoltura e per la produzione di energia idroelettrica.
– Lago: I laghi possono avere molte funzioni diverse, tra cui fornire habitat per la vita acquatica, svolgere un ruolo nel ciclo dell’acqua e fornire opportunità ricreative come la pesca e il nuoto. Possono anche essere utilizzati per l’approvvigionamento idrico e la regolazione dei fiumi.

In sintesi, la principale differenza tra un fiume e un lago è che il fiume è un flusso d’acqua in movimento continuo, mentre il lago è un bacino d’acqua dolce relativamente immobile. Entrambi hanno un ruolo importante nell’ecosistema e nell’uso umano delle risorse idriche.
Flora dei Fiumi: Piante che Abitano gli Argini
I fiumi sono la casa di diverse specie di piante, molte delle quali sono adattate per sopravvivere in ambienti acquatici. Alcune di queste piante sono:

Piante galleggianti: Come le ninfee, che galleggiano sulla superficie dell’acqua e hanno lunghe radici che si immergono nell’acqua.

Piante radicate: Queste piante sono ancorate al fondo del fiume e comprendono specie come il giunco e la canna.

Piante di argine: Queste piante crescono lungo le rive del fiume e aiutano a prevenire l’erosione. Un esempio comune è il salice.

Fauna dei Fiumi: Animali che Ne Abitano le Acque e le Rive
Il fiume non è solo una fonte d’acqua, ma è anche un habitat per una vasta gamma di animali. Alcuni degli animali che si possono trovare in un fiume sono:

Pesci: Come le trote, i barbi e i lucci. Essi sono adattati per vivere in acqua corrente e hanno speciali adattamenti come pinne forti per nuotare controcorrente.

Anfibi: Come le rane e i tritoni. Spesso si riproducono in acqua ma vivono sia in ambienti acquatici che terrestri.

Uccelli: Molti uccelli, come gli aironi e i martin pescatori, si nutrono di pesci e altri piccoli animali che vivono nel fiume.

Mammiferi: Animali come il castoro e la lontra vivono e si nutrono nei fiumi, costruendo case lungo le rive e pescando nelle acque.

L’Importanza dei Fiumi nell’Ecosistema
I fiumi sono vitali per l’ecosistema terrestre. Essi forniscono acqua per bere, irrigazione e produzione di energia attraverso centrali idroelettriche. La flora e la fauna dei fiumi contribuiscono anche all’equilibrio dell’ecosistema, fornendo cibo e habitat ad altre specie.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF la “Verifica sul Fiume – Geografia per Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

In questo articolo trovate alcune Schede di Verifica di Geografia per la Scuola Primaria (classe quarta), in particolare Schede di Verifica sul Fiume. Oltre alla verifica orale potete proporre anche una verifica scritta come quella in allegato all’articolo dove trovate cinque domande a risposta aperta: i bambini dovranno formulare la risposta cercando di riassumere in poche righe il concetto.
Attraverso alcune domande potrete verificare il livello di conoscenza dei vostri alunni sul fiume. Potete domandare ai bambini Che cosa è un fiume?, Quali sono gli elementi di un fiume?, Che differenza c’è tra fiume e lago?, Quale fauna e quale flora troviamo nel fiume?. Queste sono alcune delle domande che trovate anche nella Scheda di Verifica di Geografia in allegato.

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