Laterza: “La vicenda Saviano è panna montata, non c’è nessuna censura”

Durante il festival dell’Economia di Torino l’editore commenta le polemiche per il mancato invito dello scrittore napoletano al Buchmesse di Francoforte: “A non inserire Saviano è stato il suo editore, non il governo”

“È una gigantesca panna montata, non c’è alcuna censura. Chi non ha messo Saviano in lista è il suo editore”.  Giuseppe Laterza, a margine del Festival Internazionale dell’Economia di Torino, entra gamba tesa nella polemica del giorno, quella sulla presunta censura di Roberto Saviano dalla lista degli invitati alla Buchmesse, la fiera interazionale del libro, di Francoforte. Una polemica che, come aveva già ricostruito questo giornale, nasce anche e soprattutto per la risposta ambigua fornita a un giornalista da parte di Mario Mazza.  “Alla domanda del giornalista sulla esclusione di Saviano – ha detto Laterza – avrebbe dovuto seguire una spiegazione sulla selezione degli autori che in parte rimane in capo agli editori coordinati dall’Aie. Purtroppo invece c’è stato un improvvido intervento di Mario Mazza che ha dato ragioni fuori luogo e ha dato l’impressione di una selezione da parte del governo che ha eliminato il nome di Saviano, cosa che non è stata perché il suo nome non c’era. Uno può dispiacersi, ma non è censura  Il meccanismo può essere discusso ma è previsto da una convenzione scritta due anni fa. Le regole si devono rispettare. Se si fosse aggiunto il suo nome lo stesso Saviano si sarebbe sentito in imbarazzo”.

Laterza dunque invita tutti a tornare a ragionare seriamente, senza dividersi in fazioni su una vicenda di fatto non avvenuta. “Per smontare questa polemica – dice – basta tornare ai fatti. Purtroppo il dibattito pubblico prescinde dai fatti, contano le magliette qualunque evidenza si porta. È colpa dell’era dei social.  Censura è se a farla è un ente pubblico o un ministero o un’istituzione culturale. Se io editore scelgo di non pubblicare Saviano non è censura, magari vuol dire che sono un imbecille. Io comunque lo pubblicherei, ho un’enorme stima di Saviano”.

Continua la lettura su: https://www.ilfoglio.it/cultura/2024/05/30/news/laterza-la-vicenda-saviano-e-panna-montata-non-c-e-nessuna-censura--6598695/ Autore del post: Il Foglio Quotidiano Fonte: https://www.ilfoglio.it/

Articoli Correlati

Buchmesse, Saviano: “Fiero di non essere stato invitato”. La reazione degli scrittori

“Sono fiero di non essere stato invitato alla fiera di Francoforte, da quello che ritengo il più ignorante governo della storia italiana, e mi fa sorridere quanto siano inefficaci questi ostracismi. Più censurano e bloccano, più la società culturale e civile si fa sentire”. Così lo scrittore Roberto Saviano, in un post su Instagram, torna sul mancato invito a far parte della delegazione italiana alla Buchmesse, la Fiera del libro di Francoforte.

Sandro Veronesi e Paolo Giordano rinunciano
Lo scrittore Sandro Veronesi ha dal canto suo rinunciato a far parte della delegazione italiana alla prossima Buchmesse di Francoforte, dove l’Italia sarà ospite d’onore. La decisione del due volte vincitore del Premio Strega segue l’esclusione di Saviano dalla delegazione.
“Le ragioni balorde e ridicole con cui il commissario Mauro Mazza ha giustificato l’esclusione di Roberto Saviano – dichiara Veronesi in una nota – non mi permettono di accettare l’invito che ho ricevuto. Continua questa pratica di ingerenza del presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da ‘putiniana ipocrisia’, su decisioni che non devono seguire logiche politiche. Se si renderà necessario per il mio lavoro andrò a Francoforte privatamente”.
“La prima cosa che ho fatto dopo aver ricevuto l’invito alla #buchmesse2024 è stata chiedere a @robertosaviano se fosse stato invitato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno alternativo anch’io (c’ho judo)”. Lo scrive su X, lo scrittore Paolo Giordano.
“Purtroppo Roberto – scrive Giordano in un altro post – è diventato una cartina al tornasole di certi criteri politici di inclusione ed esclusione. Inaccettabili nella cultura. Essere ospiti alla Buchmesse è un appuntamento importante per gli scrittori e le scrittrici, non esserci o rinunciare ha un costo”. E ancora: “Non è solo una questione politica. ma di banale opportunità: credo che Roberto sia l’unico di noi ad aver parlato all’Accademia di Svezia. Come si può anche solo pensare di non invitarlo in una delegazione italiana? Quanta miopia serve anche solo strategica?”, si domanda.”Se l’affaire Antonio Scurati – sostiene Giordano – fosse accaduto prima degli inviti, sarebbe successo lo stesso anche a lui. Io credo che tutto questo abbia raggiunto un livello di esplicitezza inaccettabile. Peccato. La #buchmesse era una grande occasione per tutti e tutte noi. E per il paese”, conclude.Marcello Veneziani: “Fastidioso il partito degli intellettuali”
“Trovo fastidiosa la presenza del partito degli intellettuali che in qualche modo interviene, decide, sanziona e pretende di essere un potere per diritto divino”. A parlare così è lo scrittore Marcello Veneziani che con l’AdnKronos commenta l’assenza di Saviano dalla Buchmesse e il conseguente rifiuto di Sandro Veronesi a far parte della delegazione italiana alla Fiera di Francoforte. “Non saprei giudicare con l’accetta la scelta di non invitare Saviano e la reazione di Veronesi. Ma l’unica cosa che noto in generale è la presenza incombente del partito degli intellettuali che include alcuni ed esclude altri. Nello specifico – conclude – si poteva anche invitare Saviano, di cui non ho un grande giudizio, considerando il fattore della popolarità e della notorietà”, conclude.
Stefano Zecchi: “Grottesco parlare di censura per Saviano, si rivolga a editori”
“Io credo che siano delle cose abbastanza grottesche. Se mi si dice, infatti, che Saviano viene censurato vorrei vedere quanto tempo lui sta in televisione e quanto tempo ci sto io. E non credo di essere una figura così tanto inferiore a lui. Sicuramente inferiore ma non tanto. Questa è la prima considerazione. La seconda è che in realtà Saviano doveva essere invitato dalle case editrici”, commenta all’Adnkronos il filosofo Stefano Zecchi.
Zecchi spiega che “ci sono tre testimonial della Buchmesse, di cui uno è Novelli, uno è la Tamaro e uno sono io. Poi ci sono, come li ha chiamati Mazza, degli ‘Assolo’ di Magris e della Maraini che erano stati invitati nel 1988 e di Baricco. E mi sembra una scelta molto giusta”. Ci sono inoltre “gli autori che vengono portati, anche perché vengono spesati per le loro trasferte, dalle competenti case editrici. Allora è inutile cambiare le carte in tavola. Saviano si rivolga alle case editrici che non l’hanno invitato e non alla direzione della Buchmesse”, conclude il filosofo.La nota dell’AieIn una nota “l’Associazione Italiana Editori ricorda, come spiegato ieri dal presidente Innocenzo Cipolletta, che la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto di una procedura, fatta di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte”. “Tra le proposte sulla base delle quali si è costruito il programma mancano ovviamente molti autori tra i quali, almeno fino ad oggi, Roberto Saviano. L’Aie non avrebbe mai permesso e non permetterà mai ingerenze esterne rispetto alla volontà degli editori”.

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000