A luglio fa caldo da secoli: facciamocene una ragione invece di sacrificarci all’ideologia
I bollettini sono inclini alle metafore cataclismatiche: “Temperature elevate”, “punte massime superiori ai 38 gradi”. Le cose invece sono sempre andate così: eppure ci tocca la maledetta narrazione, una mania autolesionista che ci accalda ancora di più
Il colpo di calore o heatstroke, come preferiscono i bene informati, può colpirti a tradimento, se non bevi abbastanza, se non mangi frutta e verdura, se ti esponi al sole e alle ore peggiori del solleone pomeridiano, oppure può convivere con te da mane a sera attraverso la lettura dei bollettini di informazione ubuesque, tranne quello benedetto dell’Aeronautica militare, non ancora normalizzato e non incline alle metafore cataclismatiche. Come potete agevolmente constatare.
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