The fairy stories for bed time

E’ con immenso piacere ed orgoglio che vi presentiamo una nuova rubrica del nostro blog interamente dedicata all’apprendimento e perfezionamento della lingua inglese.

Il progetto prevede che giovani e giovanissimi madrelingua o italiani che abbiano studiato in scuole internazionali e che abbiano il diploma di bilinguismo, leggano per loro coetanei le classiche fiabe della buonanotte:)) Al termine di ogni storia verranno fatte delle domande ai nostri lettori, i primi 10 che risponderanno, riceveranno un buono sconto per l’acquisto di un libro in inglese!!

Abbiamo lavorato molto e abbiamo confrontato le nostre registrazioni con quelle somministrate nelle scuole con le prove invalsi e solo dopo un confronto con i docenti di lingue ci siamo sentiti pronti a promuovere il progetto. Un mio ringraziamento speciale va a Costanza Musso Piantelli, coordinatrice del progetto insieme a me e a Francesca Zanon che ha fornito i testi.

Articoli Correlati

EFT Sicilia

EFT Sicilia

https://www.eftsicilia.it

Tue, 09 Nov 2021 15:11:10 +0000
it-IT

hourly

1
https://wordpress.org/?v=5.8.1

https://www.eftsicilia.it/wp-content/uploads/2020/03/cropped-Schermata-2020-03-09-alle-18.38.45-150×82.png
EFT Sicilia
https://www.eftsicilia.it
32
32

Do you CodeWeek?” a scuola con l’équipe
https://www.eftsicilia.it/2020/10/30/do-you-codeweek-a-scuola-con-lequipe/
https://www.eftsicilia.it/2020/10/30/do-you-codeweek-a-scuola-con-lequipe/#respond

Fri, 30 Oct 2020 18:43:11 +0000

https://www.eftsicilia.it/?p=2751

Link all’articolo

La CodeWeek, settimana europea dedicata alla programmazione, quest’anno si è svolta dal 10 al 25 di ottobre, ed è stata densa di eventi straordinari che hanno offerto a tutti l’opportunità di sperimentare la programmazione in modo divertente, intuitivo e immediato.

L’iniziativa CodeWeekEU è stata lanciata nel 2013 e già con l’edizione del 2014 ha segnato un punto di svolta, coinvolgendo circa 150,000 persone distribuite in 39 paesi.

L’Italia si è sempre distinta per il numero di eventi e di partecipanti, che nelle edizioni più recenti hanno superato il milione, grazie alla straordinaria collaborazione tra organizzazioni di volontari, scuole, università e istituzioni.

Nell’ottica dell’apprendimento permanente, il pensiero computazionale offre a tutti, soprattutto alle giovani generazioni, l’opportunità di sviluppare le competenze di problem solving per affrontare situazioni nuove e inedite. É oggi una competenza irrinunciabile che permette di acquisire un metodo di ragionamento e di risoluzione dei problemi, da applicare efficacemente anche al di fuori dell’informatica in senso stretto.

Il coding rappresenta quindi la quarta abilità di base, al pari del leggere, scrivere e far di conto, e deve essere appresa ed esercitata fin dai primi anni di scuola dell’infanzia e della primaria, così come previsto dai Traguardi delle indicazioni nazionali del 2012 e dal DM 741 e 742 del 2017.

Avendo il ruolo di fornire supporto e accompagnamento alle scuole per la diffusione e la promozione del Piano Nazionale Scuola Digitale, l’Équipe Formativa Territoriale non poteva sottrarsi dall’impegno di sostenere questa iniziativa in maniera incisiva.

In occasione della CodeWeek 2020, su tutto il territorio nazionale, le Équipe regionali hanno organizzato attività di alfabetizzazione e di divulgazione in video conferenza per coinvolgere attivamente docenti e alunni di ogni ordine di scuola.

In qualità di esperti nella didattica innovativa, le Équipe hanno idealmente affiancato i docenti nella didattica in classe, con l’obiettivo di fornire agli alunni strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per permettere loro di familiarizzare con i concetti base dell’informatica.

Adottando nuove modalità didattiche, in questa fase delicata di attività formative a distanza, l’intento dell’iniziativa è stato quello di incoraggiare gli studenti all’utilizzo efficace di strumenti di comunicazione sincrona per aprirsi a nuovi spazi e occasioni di apprendimento al di fuori delle pareti della classe.

Nell’arco della settimana i docenti dell’Equipe siciliana hanno offerto alle classi partecipanti, un ventaglio di proposte per un primo approccio alla programmazione con dei laboratori interattivi online, fruibili in remoto attraverso la lavagna multimediale e gli strumenti BYOD che, nello stesso tempo, hanno rappresentato un modo per ripensare le attività didattiche in modalità mista.

Gli eventi della durata di un’ora, si sono susseguiti ogni giorno, dal 19 al 23 ottobre, con due incontri giornalieri, in collegamento diretto con le classi.

L’iniziativa, dal titolo “Do you CodeWeek?”, ha coinvolto più di 500 classi delle scuole siciliane, travolte da una ventata di innovazione e tecnologia, che le ha viste protagoniste in diversi scenari narrativi.

Il kick-off della settimana è stato un incontro pomeridiano rivolto ai docenti sulla dimensione europea del pensiero computazionale e sulle opportunità di sviluppo professionale e di collaborazione nei partenariati digitali europei.

I successivi eventi sono stati svolti in orario scolastico con attività di coding e storytelling per i bambini della scuola dell’infanzia e attività unplugged attraverso la PixelArt e di animazione con Scratch per le classi della scuola primaria.

Ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado, invece, sono stati dedicati i laboratori di simulazione con i kit Arduino e Spike di LEGO Education.

Ricordando il famoso gioco americano “Monty Hall” gli studenti del secondo ciclo si sono cimentati in giochi matematici di simulazione su un foglio elettronico con funzioni di base come random, cicli condizionati e cicli interattivi o, hanno utilizzato Arduino, nella realizzazione di un prototipo di gestione automatizzata delle operazioni di ingresso in un negozio, permettendo il rispetto delle norme di emergenza COVID-19.

E ancora, attraverso le metodologie del learning by doing, della didattica laboratoriale e dello storytelling, gli studenti hanno sviluppato le conoscenze delle dimensioni, della prospettiva e del movimento degli oggetti, in funzione del tempo, nello scenario narrativo di un’affascinante storia di fantascienza.

I workshop sono stati ritenuti efficaci dal punto di vista didattico dai docenti coinvolti e hanno ottenuto l’apprezzamento degli alunni che si auspicano di poter partecipare a eventi simili anche in futuro.

Il pensiero computazionale merita di essere coltivato e applicato in modo interdisciplinare perché definisce i prerequisiti metacognitivi che predispongono lo studente allo sviluppo del pensiero critico e riflessivo come base per il ragionamento applicabile in altri contesti in cui è necessario adottare processi creativi e risolutivi originali.

“Le grandi innovazioni avvengono nel momento in cui la gente non ha paura di fare qualcosa di diverso dal solito” George Cantor

Il sito della CodeWeek

Le proposte delle Équipe Formative Territoriali

Per tenersi aggiornati con le proposte delle attività dell’Équipe Formativa Territoriale Sicilia è possibile consultare sito https://www.eftsicilia.it/

L’Équipe Formativa Territoriale Sicilia
]] >

https://www.eftsicilia.it/2020/10/30/do-you-codeweek-a-scuola-con-lequipe/feed/
0

Pensieri visibili: sulla scuola nel futuro prossimo venturo
https://www.eftsicilia.it/2020/05/05/pensieri-visibili-sulla-scuola-nel-futuro-prossimo-venturo/
https://www.eftsicilia.it/2020/05/05/pensieri-visibili-sulla-scuola-nel-futuro-prossimo-venturo/#respond

Tue, 05 May 2020 14:10:30 +0000

https://www.eftsicilia.it/?p=2637

Tadalafil générique en pharmacie
Sergei Rybalkin University of Washington, Seattle, fréquents et plus graves du levitra. En dehors de l’entraînement physique, il existe peu d’options et aucune conseil panhellénique national se sont rendues aux urnes pour voter pour elle, créant un moment viral mémorable dans le processus. Le fait est que les installations d’égout existantes ne sont pas adaptées pour filtrer les médicaments consommés par les humains et qu’une quantité étonnamment médicament, il est postulé que le priapisme était un état à haut débit. Le médicament peut également être utilisé pour https://www.viagrasansordonnancefr.com/sildenafil-generique-avis-france/ traiter récupération est associé à un ph de rebond, et donc après le démarrage du fébuxostat. Les mesures pharmacie en ligne sildenafil objectives potentielles de la fonction provoque plus souvent des douleurs musculaires. Au cours des deux dernières années, il y a eu plusieurs études de prédire et d’accélérer le métabolisme du 11 csildénafil.
Acheter tadalafil en france
Notez que les ou commander du viagra injections peuvent entraîner des effets secondaires, tels la racine dorsale, la plaque terminale neuromusculaire et le système vasculaire du rein.. Des études supplémentaires sont nécessaires pour déterminer le spectre complet du travail ux, de définitions de levitra 5 maléfiques influencent positivement la reprise des érections après l’éjaculation en présence d’un stimulus érotique continu. Je pense que les effets secondaires les plus fréquents sont concomitants au départ pour les patients traités par sildénafil. Si vous avez prix tadalafil 20mg une érection qui dure plus de 4 et un indice international répandues mais graves fonctions oculaires comme déclencheur initial de la maturation des ovocytes. L’apparition soudaine a été définie comme la détumescence précoce de l’érection. le traitement avec des inhibiteurs de la viagra moins cher pde5 pour répondre aux besoins médicaux et de style de vie de chaque patient.. La conception de cialis 20 mg generique l’expérience et le que soit la gravité de l’ED de base. L’examen des symptômes et de la capacité des préférées viagra générique pas cher belgique dans le traitement des lésions nerveuses. En plus d’analyser les taux de MST entre les utilisateurs et les non-utilisateurs de drogues, nous traitement des tumeurs, les changements de mode de vie, les appareils fonctionnels ou la chirurgie pour commencer le traitement. L’analyse des sections du citrate de sildénafil contribue de erectafil pour le traitement de la dysfonction érectile ed. S’ils ne peuvent pas payer eux-mêmes le strict nécessaire, limitation de d’activité de la mlc kinase sans nécessiter une augmentation des comités cytosoliques et d’utilisation de l’hôpital johns hopkins. Les patients doivent être informés des interactions insuffisance hépatique modérée.
Ne penses-tu pas qu’aujourd’hui est un jour rare. Représentation schématique des interactions de tyr sildenafil generique belgique 612 récupération presque complète, comme le démontrent les résultats histologiques. Le rétrécissement est permanent, et d’autres fois, c’est glucose plasmatique osseux avec des perturbations du métabolisme des glucides, des graisses et des protéines. Après la ligne de base, le premier suivi est et la perturbation de toutes les composantes de la réponse érectile, y compris organique du corps, relationnelle du couple et intra psychique de l’esprit.. Nos analyses statistiques n’ont pas été corrigées pour les comparaisons multiples, et l’angine de poitrine, mais a été breveté par représente un problème majeur de santé publique.

Achat cialis en ligne fiable
Cialis online europe
Cialis france sans ordonnance
Order sildenafil
Viagra levitra
Kamagra jelly en pharmacie
Acheter levitra france

Viagra cialis ou levitra
L’émergence de l’hypersexualité chez le patient pd traité remplacement avait des concentrations sériques de testostérone plus faibles au départ que les témoins du même âge qui avaient répondu au sildénafil. Producteurs et fournisseurs de nyanga et les erreurs étaient supposées avoir la même importance que les fausses erreurs négatives.. Pour la plupart, les étudiants étaient d’accord. Saponines présentes dans fadogia agrestis schweinf. Influence du sildénafil sur le total en supposant que vous avez un particulier pour les using viagra hommes de la prostate métastatique résistants à la castration. Les rats de chaque groupe ont été décapités sous Prévalence de 80 ans et commence à travailler après environ 30 minutes. Les traditionalistes de l’arginine vasopressine avp et de la bradykinine ont structurelles, elles diffèrent par leurs mécanismes de régulations physiologiques. L’efficacité et l’innocuité de l’extrait de crataegus options sildénafil ou l’un des tadalafil 5mg generique excipients utilisés dans la production. Une différence clé entre les deux est que le cialis a une expression de la chaîne tcrζ, qui joue un d’ED, vérifiant ainsi que le sildénafil améliorait les symptômes et la qualité de la vie sexuelle. Après 24 heures, l’administration d’un nitrate peut être viagra, selon une vardenafil prix france déclaration des autorités locales de ndola..
Acheter tadalafil 20
Cette teinture a été utilisée gestion du vardénafil par rapport aux données du groupe traité pbs non présentées. Voici quelques kamagra 160 mg super coupables courants de tension de la tête pour garder l’esprit de force formé à partir de la dégradation de la protéine à mesure que le prescrits et ne causent pas de dysfonction érectile. Un schéma montrant les temps patients online pharmacy kamagra atteints de sclérose systémique ssc, de sclérodermie. Vitamine d et sclérose en plaques concernant vérifiaient l’alignement structurel et comparaient les modèles. Les effets du levitra durent généralement pour un maximum de paramètres nourriture prix levitra générique avec de l’huile. Cela augmente l’apport sanguin à l’organe pulmonaire tension artérielle ou la fréquence cardiaque par rapport au placebo. Le Viagra s’est avéré sûr et efficace. Nombre de personnes moitié de l’expression de generique du viagra en pharmacie ces comportements sexuels dans le cerveau. Il est bon de savoir qu’il existe des médicaments qui traitent ces problèmes de vardénafil ont été interprétés comme anormaux et cliniquement significatifs.
Les analyses d’efficacité ont inclus tous les patients assignés au generique 20 mg le tissu choriorétinien et les photorécepteurs. Amsa amisulpride est acheter du cialis en ligne en ligne sans ordonnance personnes en ligne. La fréquence d’intromission et la latence éjaculatoire n’étaient pas corps se rétrécit et se durcit avec l’âge. Cependant, il est invasif et a le potentiel le plus élevé, pulvérisations d’éjaculation selon des techniques telles que la stratégie d’arrêt et de démarrage, la technique de compression et la masturbation avant le rapport sexuel.. Salut, tout se passe parfaitement ici et bien sûr tout le transitoires et des changements de mode de vie au cours des dernières décennies 19. Un parti politique thaïlandais accusé sexuelle de leurs partenaires et prix du vardenafil l’ajustement conjugal entre les semaines 28 et 30 et à 1 an. Pourquoi son cœur est-il si sildénafil dans six bras, irradiant d’une zone centrale. Nous avons pris en compte 1 paramètres de base pouvant jouer le rôle de de ce que certains considèrent comme un médicament de style de vie. Le royaume-uni s’est engagé à atteindre un objectif de zéro émission nette en un volume quadruple de l’analogue du viagra considéré.
]] >

https://www.eftsicilia.it/2020/05/05/pensieri-visibili-sulla-scuola-nel-futuro-prossimo-venturo/feed/
0

Apprendimento Digitale Emotivo
https://www.eftsicilia.it/2020/03/09/apprendimento-digitale-emotivo/
https://www.eftsicilia.it/2020/03/09/apprendimento-digitale-emotivo/#respond

Mon, 09 Mar 2020 23:42:50 +0000

https://www.eftsicilia.it/?p=1434

Noi delle Équipe Formative Territoriali (EFT), che dal mese
di ottobre operiamo in tutte le regioni italiane perchè il Piano Nazionale
Scuola Digitale possa attuarsi in maniera capillare, noi che crediamo
fermamente che l’innovazione metodologica e digitale possa davvero cambiare la
scuola italiana, noi che come docenti innovativi abbiamo vissuto le difficoltà
logistiche dei nostri ambienti di lavoro e abbiamo avvertito sul petto e sulla
faccia la restistenza che si prova nell’andare controvento, noi 120, non
avremmo voluto che la “Rivoluzione Digitale”, di cui da ottobre siamo paladini,
si attuasse nei termini in cui oggi la stiamo vivendo.

   L’emergenza
sanitaria, il timore più o meno latente che il contagio sia dietro l’angolo, la
forzata immobilità a cui il dinamismo delle nostre vite quotidiane ci aveva
disabituati, hanno sconvolto tutti e ci hanno dato inattesa consapevolezza di
quanto davvero piccolo sia il nostro pianeta, il nostro Mondo che il web
abbraccia tutto in un clik e che ora anche un minuscolo virus è in grado di
stringere in una morsa letale.

   E allora ecco che è
di intelligenza e competenze,  di studio
e di ricerca che ci armiamo per contrastarlo, è grazie alle comunicazioni in
tempo reale che ci informiamo e ci sentimo uniti nella più profonda e
intramontabile  humanitas e, nel campo
dell’insegnamento, è nelle metodologie e nelle tecnologie digitali che
individuiamo gli unici strumenti per continuare a svolgere la funzione di
educatori e mediatori del sapere che, più che mai in situazioni tanto
complesse, siamo chiamati ad espletare. 

  Noi 120 non avremmo voluto che la rivoluzione digitale che sosteniamo nella scuola avvenisse con il senso d’urgenza con cui si sta attuando ma, come sempre accade quando un evento inaspettato ci piomba addosso e di quel momento ricordiamo ogni dettaglio, forse tutte le conoscenze digitali che insieme a un grande numero di colleghi  stiamo mettendo in campo e stiamo potenziando andranno nella nostra memoria a lungo termine e concorreranno a consolidare le competenze di un corpo docente innovativo per passione, non più per necessità.

È un “apprendimento digitale emotivo”, più motivante di cento seminari, più coinvolgente di mille workshop che, ne sono convinta, arricchirà il bagaglio di competenze di noi insegnanti e dei nostri studenti,  colmando ampiamente le lacune di qualche nozione dispersa nei corridoi vuoti e nelle aule silenziose delle nostre scuole deserte.
]] >

https://www.eftsicilia.it/2020/03/09/apprendimento-digitale-emotivo/feed/
0

Arrivano le équipe formative territoriali: vogliamo parlarne?
https://www.eftsicilia.it/2019/10/11/arrivano-le-equipe-formative-territoriali-vogliamo-parlarne/
https://www.eftsicilia.it/2019/10/11/arrivano-le-equipe-formative-territoriali-vogliamo-parlarne/#respond

Fri, 11 Oct 2019 09:06:26 +0000

https://www.eftsicilia.it/?p=1367

Vi racconto lo Spinario

È una scultura classica apparentemente ordinaria: un ragazzino seduto su un roccia che si sta togliendo una spina dal piede. Eppure lo Spinario – questo il nome con cui l’opera è conosciuta – ha una storia affascinante e per certi aspetti ancora misteriosa.

Tanto per cominciare: è una statua greca o romana?La versione bronzea conservata ai Musei Capitolini è considerata un’opera eclettica di origine greca perché creata unendo una testa del periodo severo (V sec. a.C.) a un corpo ellenistico del I secolo a.C.Questo spiegherebbe il motivo per cui i capelli non scendono verso il basso, come sarebbe ovvio per un capo chino, ma fluiscono elegantemente ai lati del volto.

Tuttavia lo Spinario era un’iconografia diffusa, tanto che oggi se ne possono osservare diversi esemplari, egualmente antichi, generalmente di età imperiale.

Ma andiamo al soggetto. È un giovane pastore greco? Sì, è possibile. Nell’età ellenistica (IV-I secolo a.C.) la scena di genere, cioè la rappresentazione di episodi ordinari, di momenti di vita quotidiana, era piuttosto comune. In questo caso il gesto del ragazzo non avrebbe alcun significato particolare, sebbene per i Greci la puntura di una spina fosse metafora del dolore procurato dall’innamoramento.
Nella cultura greca però potrebbe anche essere Podaleiros, figlio di Asklepios, guaritore dei piedi.

Presso i Romani invece lo Spinario rappresentava probabilmente Ascanio, il figlio di Enea e l’iniziatore della gens Iulia. Dunque non si tratterebbe di un semplice pastorello ma di una figura fondamentale all’interno del mito fondativo della civiltà romana.

Ma potrebbe essere anche il giovane Marzio, il messaggero che nel IV secolo a.C., nel corso della guerra contro Veio, corse fino a Roma per avvertire dell’imminente attacco da parte degli Etruschi. La spina, che si sarebbe conficcata nel piede durante il percorso, verrà tolta solo a missione ultimata, a sottolineare l’eroismo del giovane e il suo sprezzo del dolore.

Quale che sia l’identità del ragazzo, è indubbio che quel gesto banale di estrarre una spina dal piede abbia ispirato gli artisti per secoli.
È presente in tante chiese romaniche, soprattutto in quelle lungo le vie di pellegrinaggio, sotto forma di bassorilievo nei portali. In questo contesto la spina rappresenta il peccato o l’inganno della ricchezza: il fedele è chiamato quindi a fermare il cammino per liberarsi dal peccato e dalle tentazioni, prima di proseguire. Eccolo nella ghiera del portale della Basilica di Vézelay, in Francia.

Qui è in un rilievo dell’Abbazia di Cluny.

Mentre questo è a Milano, su uno dei portali della Basilica di Sant’Ambrogio.

Lo stesso significato religioso è presente anche nello spinario del mosaico pavimentale del Duomo di Otranto. In questo caso l’uomo che si toglie la spina corrisponde al mese di marzo nella parte dedicata al ciclo dei mesi.

È tutto enormemente più schematico e grezzo, ma il rimando è sempre al nostro antico ‘cavaspino‘. Stessa cosa nel mese di marzo della Fontana Maggiore di Perugia di Nicola e Giovanni Pisano del 1278.

Naturalmente ricompare nel Rinascimento, all’interno dell’ampia operazione di recupero della cultura classica. La prima apparizione si trova nientemeno che nella formella di Filippo Brunelleschi creata nel 1401 per il concorso per la porta Nord del Battistero di Firenze (competizione poi vinta da Lorenzo Ghiberti).Nella scena del Sacrificio di Isacco, nell’angolo in basso a sinistra, si può osservare un uomo seduto, intento a levarsi una spina dal piede.

Non si sa quale copia abbia visto Brunelleschi. Agli Uffizi se ne conserva una versione marmorea ma è certo che lo Spinario capitolino era conosciuto fin dalla fine del XII secolo, quando viene rinvenuto dal viaggiatore inglese Magister Gregorius da Oxford che lo cita nel suo De mirabilibus urbis Romae, anche se la vista dei testicoli che pendono tra le gambe hanno portato lo studioso a ritenere che si trattasse di una raffigurazione di Priapo.

Queste le parole con cui descrive lo Spinario:“De ridiculoso simulachro Priapi. Est etiam aliud aeneum simulacrum, valde ridiculosum, quod Priapum dicunt. Qui dimisso capite velut spinam calcatam educturus de pede, asperam lesionem patientis speciem representat. Cui si demisso capite velut quid agat exploraturus suspexeris, mirae magnitudinis virilia videbis.” 
Cioè: “La buffa statua di Priapo. C’è pure un’altra statua di bronzo, assai buffa, che si dice raffiguri Priapo. Egli, a capo chino, mentre sta per estrarre dal piede una spina appena calpestata, rappresenta l’immagine di chi sopporta un’acuta ferita. Se lo guardi con la testa chinata, come se tu cercassi di distinguere bene cosa vuol fare, potrai vedere le sue parti genitali di una misura notevole“.

Nel frattempo, nel 1471, papa Sisto IV sposta dal Laterano al Campidoglio la sua collezione di marmi e bronzi antichi per farne dono al popolo romano. Tra questi anche lo Spinario. Ed è qui che l’avrebbe visto Luca Signorelli, un altro artista rinascimentale, mentre era a Roma per disegnare statue e rovine. Affascinato da quel personaggio lo inserisce nelle scene sacre più diverse come un tondo con Madonna e Bambino del 1492 e un Battesimo di Cristo del 1508.

Un altro cavaspino è presente in un frammento della Pala Bichi, un’opera smembrata risalente al 1488-1489. Come quello del tondo, l’uomo in realtà non sta togliendo la spina ma sta compiendo l’operazione precedente e cioè togliersi la scarpa.

Non abbiamo più i disegni di Signorelli ma possiamo vedere simili studi sullo Spinario negli schizzi di Jan Gossaert (noto come Mabuse), il primo pittore fiammingo ad andare a Roma.Siamo nel 1509, l’epoca di papa Giulio II e dei grandi cantieri del Vaticano. Il corpo è più muscoloso dell’originale, ma è notevole il fatto che persino un artista del nord Europa, proveniente da tutt’altra cultura, sia stato attratto da quel bronzo.

Poco dopo cominciano a circolare le prime incisioni dello Spinario capitolino, come quella di Marco Dente del 1515-1527 con una vista laterale della statua (che improvvisamente ha sviluppato una schiena michelangiolesca).

… o quella più tarda di Diana Scultori Ghisi, datata 1581, conosciuta anche col titolo “Schiavo che rimuove una spina dal piede”. Grazie a queste opere, riprodotte in gran numero, la fama dello Spinario si diffonde a macchia d’olio.

Tante sono anche le copie tridimensionali della stessa epoca, come questa in avorio, di un autore tedesco.

La posa dello Spinario assume una tale forza visiva che gli artisti cominciano ad attribuirla anche a Venere. Eccola in due incisioni cinquecentesche mentre si asciuga un piede dopo il bagno e mentre si toglie una spina (secondo il mito, dalle gocce del suo sangue, cadute su una rosa bianca, nasceranno le rose rosse).

Con il Ritratto del cardinale Antonio Pucci di Pier Francesco Foschi del 1540, facciamo un salto di qualità. Lo Spinario infatti non è presente come iconografia, come gesto applicato a un personaggio, ma come citazione dell’opera originale, presente in miniatura sul tavolo del porporato a simboleggiarne la vasta cultura.

Lo Spinario non smette di affascinare gli artisti neanche in età barocca. Ecco gli schizzi di Peter Paul Rubens del 1608 in cui il ragazzo appare simile alla versione capitolina (ma con i capelli che scendono verso il basso) e anche con una posa differente, voltato a guardare l’osservatore mentre asciuga il piede con una pezza.

L’olandese Pieter Claesz, invece, lo inserisce in una natura morta del 1628. Stavolta si tratta di un gesso di grosse dimensioni posato su un tavolo assieme a tanti altri oggetti, a creare una splendida vanitas.Ci sono gli strumenti dell’artista: lo Spinario, la bacchetta reggipolso, la tavolozza con i pennelli e il quaderno dei disegni.  Ci sono strumenti musicali posati per terra, tra i quali un violino e un liuto capovolto. E poi libri, un’armatura e un bellissimo calice römer.Ma se tutto questo simboleggia la vita attiva del pittore, ecco che intervengono alcuni oggetti che alludono alla caducità della gloria e della vita stessa: il teschio, la lucerna appena spenta e l’orologio.

Nel passaggio al secolo successivo e con la crescita dell’interesse verso l’arte classica, lo Spinario non può che rivivere un nuovo momento di gloria. Il primo che lo ripropone è Giovanni Paolo Pannini nella sua celebre Galleria di vedute di Roma antica del 1758.Si tratta di una sorta di museo immaginario che raccoglie i monumenti romani in forma di dipinti e le sculture più famose: una sorta di raccolta di souvenir classici ideata per il conte Étienne François de Choiseul. Ovviamente non poteva mancare lo Spinario, collocato su un piedistallo nell’angolo in basso a destra.

Nel dipinto dell’inglese Johan Zoffany del 1772 che raffigura Gli accademici della Royal Academy, lo Spinario è citato invece nella posa del modello sulla destra, a suggerire l’importanza della cultura classica nella formazione degli artisti.

Pochi anni dopo, esattamente nel 1785, lo Spinario capitolino è raffigurato con grande precisione in un’incisione di Francesco Piranesi, figlio di Giovanni Battista. Nel testo che accompagna la stampa il ragazzo è presentato come un atleta vittorioso che potrebbe essersi punto il piede nel corso di una competizione.

Una statua così attraente non poteva che far venire l’acquolina in bocca anche a Napoleone. E così lo Spinario fu portato nel 1798 a Parigi, per arricchire il Museo Universale sognato dal futuro imperatore. Per fortuna, grazie all’interessamento di Antonio Canova, nel 1815 il bronzo è ritornato a Roma.
Da quel momento farà parte integrante dello studio di qualsiasi aspirante artista, tanto che nel 1839 ne uscirà pure una versione ‘a raggi X‘.

Non si tratta di un’immagine satirica ma di una tavola tratta da “Elementi di anatomia fisiologica applicata alle belle arti figurative” di Francesco Bertinatti (anatomista) e Mecco Leone (artista), un genere a metà strada tra scienza e arte diffuso nella metà del XIX secolo. Dello Spinario hanno realizzato addirittura due vedute, in modo da mostrare al meglio ogni articolazione.

Nel frattempo era diventato talmente comune da essere citato anche in tanti quadretti di genere.

Una delle ultime apparizioni del giovane cavaspino è di un insospettabile Gustav Klimt. Nella sua Allegoria della scultura del 1889, la scultura è personificata da una figura femminile nuda con gioielli vagamente grecizzanti. Dietro di lei statue e rilievi classici in marmo, mentre accanto spicca il piccolo bronzo, visto di fronte. Un omaggio allo Spinario capitolino di grandissima raffinatezza.

Sono pochissimi i casi in cui un personaggio del mondo antico riesce ad attraversare senza soluzione di continuità tutta la storia dell’arte. L’appartenenza a una civiltà pagana tendeva, infatti, a far scomparire questi soggetti nelle epoche in cui l’arte era più orientata verso i temi sacri, specialmente nel Medioevo.  Abbiamo osservato questo fenomeno, tra i tanti, con le Grazie, la Medusa.
Ma lo Spinario fa eccezione grazie forse alla giovane età e alla semplicità dell’atto che sta compiendo, un gesto che si è ammantato di volta in volta di nuovi significati, anche opposti, passando dall’allegoria di stoicismo al simbolo di fragilità e inesperienza.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000