Un nuovo software in casa dBook

La prossima settimana cominceranno le attività di debug sul campo dell’ultimo software nato in casa dBook, un software basato sulla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) una metodologia didattica che vuole proporre nuovi strumenti di comunicazione per quelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali.

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Di Patrizia Montesanti

Fiera Didacta Italia è una delle più grandi fiere educative in Italia, dedicata alla tecnologia didattica e all’innovazione nell’educazione. La fiera offre una vasta gamma di prodotti e servizi per gli insegnanti, gli studenti e le famiglie, tra cui strumenti tecnologici per la didattica, materiali didattici, soluzioni software e molto altro ancora.

Il tema centrale è quello di fornire un’esperienza educativa coinvolgente e interattiva per gli studenti, incoraggiando al contempo l’utilizzo della tecnologia nella didattica.
A Orizzonte Scuola interviene Luca Bassani, ricercatore, per parlare di Dbook,  il web server realizzato dalla ricerca INDIRE per la didattica digitale integrata
“Il Dbook web server di classe è un dispositivo che può essere facilmente trasportato ed è alimentato da una power bank per cellulari. Esso funziona come un server web che eroga una rete WiFi a cui gli utenti possono connettersi tramite tablet, computer o smartphone per accedere a una serie di software per la didattica sviluppati da Internet. Questi software sono stati sviluppati analizzando i dati raccolti durante la sperimentazione di ricerca DNA e in base alle esigenze espresse dai docenti durante i vari incontri durante la sperimentazione. Il Dbook web server crea una sorta di rete internet privata protetta, che non ha bisogno di una connessione internet in classe poiché eroga la sua rete WiFi. Tuttavia, le informazioni sono scambiate liberamente su internet attraverso la condivisione e la collaborazione”.
E ancora: “Grazie a questi software, vengono sviluppati percorsi didattici in cui i ragazzi e i docenti possono acquisire nuove competenze. Queste esperienze vengono documentate attraverso elaborati scritti sia dai ragazzi che dai docenti e raccolti in un diario di classe collettivo, che è un blog a disposizione di tutti. In un momento diverso dalle attività didattiche, il docente può collegare l’ebook alla lavagna e connettersi a un repository per caricare e scaricare contenuti”.
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Pubblicato in Cronaca

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