Interrotto prima del previsto il volo di Starship
Aggiornamento delle 14:22 del 18 novembre: il razzo Starship è partito, la separazione (hot staging, vedi sotto) tra il primo e il secondo stadio è avvenuta regolarmente, ma subito dopo la separazione stessa, a circa 60 km di quota, il primo stadio è stato fatto esplodere per ragioni che non sono state ancora comunicate. Il secondo stadio ha proseguito regolarmente per alcuni minuti, dopodiché è stato fatto esplodere anch’esso.
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SpaceX ha ottenuto l’approvazione dalla Federal Aviation Administration (FAA, l’autorità americana che detta fissa le regole in campo aerospaziale) per il prossimo lancio di Starship, il razzo più potente mai costruito. L’inizio della finestra di lancio è fissata per sabato 18 novembre alle 14:00 italiane, con una durata di due ore.
Il rapporto positivo della Fish and Wildlife Service sulla riserva naturale a Boca Chica, sede dei lanci, ha garantito l’approvazione per il sistema di soppressione del rumore di lancio, che impiega enormi getti d’acqua. Il sistema sarà utilizzato fino a 30 volte all’anno, preservando l’equilibrio ambientale della laguna circostante. Il sistema di terminazione di volo è stato migliorato e già installato sulla superficie del razzo.
Che numeri! L'”insieme” Starship (la navicella che in futuro ospiterè gli astroanuti destinati a tornare sulla Luna) più Super Heavy (il primo stadio) ha numeri da guinness dei primati: è il razzo più grande che sia stato mai costruito, alto come un grattacielo di 40 piani (circa 120 metri), ed è spinto da ben 33 motori Raptor a metano liquido e ossigeno liquido, nel primo stadio, capaci di garantire 74.500.000 Newton di spinta e 6 motori Raptor nel secondo, per una spinta di 14.700.000 Newton.
Quando il primo stadio si separerà dal resto del razzo, verrà fatto rientrare in modo controllato: questa volta, per ragioni di sicurezza, non “punterà” verso la base di lancio ma in mare, a 36 chilometri al largo della costa del Texas.
Il programma. Secondo il piano di volo, Starship dovrebbe sorvolare l’isola di Cuba, attraversare l’Oceano Atlantico e parte dell’Africa meridionale. Poi dovrebbe passare sull’oceano Indiano, sorvolare l’Indonesia e infine dovrebbe impattare in mare a nord delle Isole Hawaii, circa 90 minuti dopo il lancio. Starship non completerà dunque un’orbita completa.
Potrete seguire l’evento in diretta su Focus Tv in questa nostra pagina, Luigi Bignami condurrà la trasmissione con alcuni ospiti:
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Filippo Maggi: Docente del Politecnico di Milano, esperto di propulsione spaziale, discuterà delle ragioni dietro l’esplosione nel tentativo precedente e delle modifiche apportate al Falcon Heavy e alla Starship, confrontando le tecnologie utilizzate.
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Angelo Landolfi e Pantaleone Carlucci: Rispettivamente Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare e ingegnere del CNR, condivideranno esperienze e illustreranno gli esperimenti scientifici della missione Virtute-1 con Virgin Galactic. Anticiperanno anche la prossima missione Ax-3 dell’Aeronautica Militare verso la ISS.
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Cesare Guaita: Biochimico e planetologo, parlerà delle scoperte su Marte grazie ai rover Perseverance e Curiosity, e all’elicottero Ingenuity, discutendo anche della missione spaziale della sonda Osiris Rex sull’asteroide Bennu e delle opportunità conoscitive.
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Simone Iovenitti: Astrofisico dell’INAF Brera/Merate, esplorerà i risultati del JWST e le prospettive di Euclid.
L’evento promette di essere epico, con esperti di spicco che condivideranno conoscenze sulla ricerca spaziale e le sfide affrontate da SpaceX. Seguite la diretta per essere aggiornati su questo nuovo capitolo nella storia della conquista spaziale. Ricordiamo che l’attesissimo primo test di volo orbitale per la navicella Starship dello scorso 20 aprile 2023 (dopo un primo countdown interrotto prematuramente) si è concluso circa 4 minuti dopo il lancio, al momento della separazione tra primo e secondo stadio, con l’esplosione controllata del razzo stesso. In quella occasione SpaceX ha dichiarato che il volo di prova era stato un successo, in quanto ha trasmesso a terra dati preziosi sulle prestazioni dell’astronave per l’analisi da parte degli ingegneri, e avevano fatto il giro del mondo le immagini incredibili dei pesanti danni causati alla rampa di lancio, che hanno suggerito di rinforzare le infrastrutture.
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