Piogge torrenziali di Dubai: davvero sono indotte?
In questi giorni gli Emirati Arabi Uniti sono stati colpiti da fenomeni meteorologici estremi, con piogge torrenziali che hanno provocato inondazioni a Dubai e nelle altre città del Paese. In un solo giorno sono caduti, a seconda delle località, tra 100 e 250 mm di pioggia, quantità che di solito negli Emirati Arabi si raggiungono nell’arco di un anno.
I soliti sospetti! Queste piogge torrenziali hanno suscitato sospetti e ipotesi incontrollate sul fatto che potessero essere state provocate dal “cloud seeding”, ovvero della “semina delle nuvole” con sostanze che possano favorire le precipitazioni.
Gli Emirati Arabi “seminano” le nuvole. Ma non è stato questo il caso
Che gli Emirati Arabi impieghino tecniche per favorire le piogge è noto. Esiste un Programma di Ricerca degli Emirati Arabi Uniti per la Scienza dell’Incremento delle Piogge (UAEREP), gestito dal locale Centro Nazionale di Meteorologia (NCM), che finanzia ricerche in questo campo (proprio all’inizio del 2024 sono stati annunciati i vincitori di un premio per le tecnologie più promettenti in questo campo).
Nessuna prova, anzi… Ed è noto anche lo stesso Centro Nazionale di Meteorologia (NCM) impieghi tecniche di semina delle nuvole per far fronte almeno in parte ai problemi idrici della nazione. Tuttavia non ci sono prove che la semina delle nuvole abbia a che fare con la inusuale quantità di pioggia caduta in questi giorni. Anzi, secondo i meteorologi l’evento di Dubai è molto più probabilmente collegato a modelli meteorologici più ampi, come mostrano anche queste immagini pubblicate sul suo profilo Facebook della climatologa, meteorologa e fisica dell’atmosfera Serena Giacomin:
Come funziona il “cloud seeding”, la semina delle nuvole?
Ma “come funzionano” queste tecniche che inducono la pioggia? Si tratta di processi che consistono nella “semina” di particelle fini, come ioduro di argento o ghiaccio secco, nel cielo per fornire alle gocce d’acqua “nuclei” attorno ai quali convergere.
Aerei, razzi e cannoni. Questo favorisce la formazione di cristalli di ghiaccio, aumentando la probabilità di precipitazioni. La “semina” può avvenire in diversi modi, impiegando aerei che depositano queste sostanze direttamente nelle nuvole, con piccoli razzi o sparati con cannoni da terra.
Il servizio NCM ha comunque ufficialmente smentito con i locali organi di stampa le ipotesi che circolano soprattutto sui social, precisando che non sono state effettuate missioni di semina delle nuvole in questi giorni. E ha precisato che comunque non sarebbe tecnicamente possibile “creare tempeste” con questi sistemi.
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