Il paradosso che accelera i cambiamenti climatici
Un fenomeno paradossale e allo stesso tempo inevitabile potrebbe aver contribuito alla recente accelerazione del riscaldamento globale: la necessità di emanciparsi dai combustibili fossili ha come conseguenza cieli meno inquinati e meno saturi di aerosol, le particelle inquinanti sospese. Ma questi corpuscoli atmosferici hanno un ruolo importante nel processo di dispersione e riflessione della radiazione solare, per cui, cieli più puliti potrebbe anche significare cieli meno riflettenti.
Secondo uno studio pubblicato su Communications Earth & Environment, la riduzione degli aerosol potrebbe aver comportato una potenziale accelerazione del riscaldamento globale.
Aerosol: che cosa sono? Gli scienziati che si occupano di inquinamento atmosferico definiscono gli aerosol una collezione di particelle solide o liquide sospese in un gas: l’insieme di corpuscoli solidi all’interno di tale miscela è noto come particolato (ne sono un esempio il PM10 e il PM2.5, di cui spesso scriviamo per il loro effetto deleterio sulla salute).
Se potessimo osservare come spettatori quello che accade in atmosfera, vedremmo che oltre ad avere un effetto diretto di riflessione, gli aerosol contribuiscono alla formazione delle nuvole, perché costituiscono nuclei di aggregazione per le molecole di vapore acqueo. Grazie agli aerosol le nubi durano più a lungo e sono più chiare: riescono quindi a rispedire più facilmente la luce del Sole nello Spazio.
Specchio riflesso. Un gruppo di scienziati guidati da Øivind Hodnebrog del Norway’s Center for International Climate Research ha raccolto le misurazioni registrate dal 2000 al 2019 da una serie di strumenti su quattro satelliti della NASA, che insieme formano il Clouds and the Earth’s Radiant Energy System (CERES), un progetto che rileva la differenza tra l’energia solare in entrata nel Pianeta e quella rispedita nello Spazio. I satelliti esaminano la luce solare e il calore all’infrarosso riflessi e forniscono immagini della scena analizzata, inclusa la copertura nuvolosa.
Nel periodo esaminato il sistema ha rilevato un marcato aumento della quantità di energia solare assorbita dal Pianeta, superiore a quella spiegabile dal “solo” effetto serra. Superficie e atmosfera sono diventate meno riflettenti, come se indossassimo una giacca scura.
Lo zampino degli aerosol (mancanti). Per provare a spiegare l’origine di questo cambiamento, il team ha usato tre diverse versioni di quattro modelli climatici riprodotti varie volte in modo da replicare le condizioni climatiche viste tra 2001 e 2019. Una versione ha lasciato l’inquinamento atmosferico ai livelli del 2000, un’altra ha lasciato i gas serra ai livelli del 2000 e la terza ha lasciato che entrambi potessero evolvere replicando i cambiamenti che hanno subito per davvero.
Ciò ha permesso di risalire con una buona approssimazione alle cause dell’assorbimento di energia misurato dai satelliti e di stabilire, che il 40% di esso è ricollegabile alla riduzione degli aerosol.
Non esageriamo! Per altri scienziati, come spiegato su Science, il modello potrebbe sopravvalutare l’influenza della riduzione degli aerosol, anche perché altri fattori sono noti per diminuire la riflettività terrestre. Tra questi il più importante è la fusione di ghiacci e nevi che lascia esposte vaste superfici di terra e di mari più scure (perché non più bianche) e ha un effetto acceleratore sul riscaldamento e su nuove fusioni. Il riscaldamento globale può inoltre favorire la dissipazione delle nuvole basse sopra i mari, e alterare venti e correnti oceaniche cambiando il comportamento delle nuvole, tutti fattori che possono diminuire la capacità di rispedire al mittente i raggi solari.
Concentriamoci sull’obiettivo. Del resto, anche se i calcoli dello studio fossero confermati, cos’altro potremmo fare? L’inquinamento atmosferico è responsabile di milioni di morti premature ogni anno, e decarbonizzando la nostra società otteniamo il doppio beneficio di tutelare la salute dell’uomo e del Pianeta. Dobbiamo continuare a diminuire le emissioni di combustibili fossili, anche a costo di smascherare un piccolo effetto di raffreddamento di cui nel tempo abbiamo goduto.
Anche se i modelli climatici mostrano un’accelerazione del global warming che ancora non riusciamo del tutto a spiegare, è come preoccuparsi di una singola onda quando la marea cresce inesorabilmente da decenni. Il problema reale – quello sul quale dovremmo concentrarci – è che il global warming è causato dalla spessa coperta di gas serra che abbiamo continuato e riversare in atmosfera.
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