Royal Albert Hall
Lui l’aveva detto: con Pasolini Parise Comisso ci ritroveremo, da anziani, a fare delle belle chiacchierate attorno a un caminetto, ma non ci fu tempo, la vita se la sono spesa più velocemente, ma adesso almeno Arbasino e Pasolini abitano insieme in una specie di grand hotel dove c’è anche Gadda che veglia come uno ziastro protettivo sui nipotini che si e gli volevano molto bene (e pure Montale, molto sfottuto in “Fratelli d’Italia”. Gli andrà a tirare i piedi di notte). Accade tutto al fiorentino Gabinetto Vieusseux dove al piano terra è stata aperta la sala Arbasino e questo ricrea, per chi vuole e dona, una specie di piccola casa coi libri, i manufatti, gli oggetti d’uso. Messo su in tempi record grazie all’efficienza della direttrice Gloria Manghetti e alla generosità della famiglia Arbasino (il fratello Mario e i nipoti Claudia, Silvia, Edoardo, che si chiama anche Alberto Mario Massimo, portando i nomi dei tre suoi maggiori), la sala è una specie di parco giochi o parco a tema per chi ha amato lo scrittore compresi i feticisti: che erano e sono tanti. Come s’ebbe a scrivere, in un’epoca non ancora smaterializzata, senza Internet, si andava a caccia delle edizioni molteplici dei suoi frequenti saggi e pamphlet e quasi e iper romanzi continuamente ristampati, come se riuscire a mettere insieme l’opera omnia fosse parallelo a capire l’Alberto in sé, lo studioso, il mondano, il romanziere, l’intellettuale meno a forma di intellettuale italiano che l’Italia abbia creato.
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Continua la lettura su: https://www.ilfoglio.it/cultura/2022/10/08/news/royal-albert-hall-4524929/ Autore del post: Il Foglio Quotidiano Fonte: https://www.ilfoglio.it/