Le molte vite di Maria Bellonci
Una questione di luce. Da studiosa del Rinascimento lei lo sapeva bene. Dunque è giusto, dopo più di un secolo, che madame Bellonci, l’animatrice del salotto letterario più importante e chiacchierato del Dopoguerra, faccia un passo indietro e restituisca luce a Maria, la scrittrice. Mentre si chiude l’anno bellonciano – il centoventesimo dalla nascita – e la casa-museo dove si celebrano i riti del premio Strega è appena stata aperta al pubblico, lasciamo sullo sfondo l’icona della mondanità letteraria. Quella che sapeva giocare con vistosi gioielli, guanti di pizzo e mantelli di velluto; quella che si fece una gran risata guardando quell’episodio dei Mostri di Dino Risi, intitolato La musa, con Vittorio Gassman en travesti nella parodia della patronessa di un premio letterario. Elsa Morante riferì che Maria Bellonci rise di gusto, poi si voltò e ingiunse mondana: “Se provate a dire che quella sono io, vi denuncio!”. L’ha raccontato Luca Scarlini, che in settembre ha messo in scena a Mantova il Febus, un testo bellonciano su Vespasiano Gonzaga rimasto incompiuto.
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Continua la lettura su: https://www.ilfoglio.it/cultura/2022/12/05/news/le-molte-vite-di-maria-bellonci-4731625/ Autore del post: Il Foglio Quotidiano Fonte: https://www.ilfoglio.it/