Il giornale di Parigi oscura Maometto. Che fatica la libertà di parola
Il Parisein per illustrare un articolo ha utilizzato un dipinto del Profeta, ma ha avuto cura di cancellarne il volto. Un errore umano, o più semplicemente paura umana
Chimamanda Ngozi Adichie, nata in Nigeria, che vive negli Stati Uniti ed è la scrittrice nera più famosa al mondo, nelle celebri “Reith Lectures” di quest’anno per la Bbc ha formulato un poderoso atto d’accusa alla cultura occidentale. Adichie ha detto che c’è “una epidemia di autocensura”. “Il romanzo di Salman Rushdie verrebbe pubblicato oggi? Probabilmente no. Verrebbe scritto? Forse no”. Il Parisien, il grande giornale della capitale francese, per illustrare un articolo che spiega il licenziamento di un accademico che aveva mostrato immagini medievali di Maometto negli Stati Uniti, ha utilizzato un dipinto del Profeta, ma ha avuto cura di cancellarne il volto. Il vicedirettore assicura che si tratta dell’“errore di un redattore”. Un errore umano. O forse semplicemente paura umana.
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