Saqqara: la mummia più antica mai ritrovata

Appartiene a un uomo di nome Hekashepes , vissuto 4.300 anni fa, quella che potrebbe essere la mummia più antica finora ritrovata. Un équipe di egittologi, guidata dall’ex ministro delle Antichità Zahi Hawass, l’ha scoperta a 15 metri di profondità, vicino alla piramide a gradoni di Saqqara, a 32 chilometri a sud del Cairo.

Continue scoperte. In Egitto i ritrovamenti sono all’ordine del giorno, ma la scoperta di questa sepoltura è straordinaria, perché gli esami diagnostici effettuati dal team di egittologi impegnati negli scavi rivelano che risulta essere intatta. Come ha affermato l’egittologo Zahi Hawass, famoso per la sua campagna di restituzione all’Egitto dei beni archeologici custoditi nei principali musei del mondo: «Questa mummia potrebbe essere la più antica e completa trovata in Egitto fino ad oggi».

Piramide di Djoser - Saqqara

Saqqara è la necropoli più vasta d’Egitto, dove sorge la piramide a gradoni del faraone Djoser (2700 a.C). In questa zona è stata ritrovata la mummia più antica della Storia: secondo gli studiosi risalirebbe a 4.300 anni fa.
© Ying Geng / Shutterstock

Una miniera d’oro. La necropoli di Saqqara, tra le più antiche e importanti d’Egitto, non finisce mai di stupire, come dimostra questa mummia, scoperta nell’antica città funeraria, tradizionale luogo di sepoltura dei nobili dell’antica capitale Menfi. Vicino al monumento più importante dell’area, la famosa piramide a gradoni del faraone Djoser (2660 a.C), è stata ritrovata infatti una nuova tomba appartenente a un gruppo di sepolture faraoniche della quinta e sesta dinastia.

In fondo a un cunicolo, profondo 15 metri, i ricercatori hanno individuato un sarcofago di calcare, sigillato con la malta dopo il rituale di sepoltura ben 4.300 anni fa, e mai riaperto. Scoperchiando il sarcofago che porta inciso il nome del proprietario, Hekashepes, gli egittologi hanno trovato un’altra sorpresa: una mummia ricoperta di foglie d’oro.

Cantiere aperto. L’area riserva una serie di altri incredibili ritrovamenti. Scene di vita quotidiana, che rappresentano artigiani al lavoro,  agricoltori e offerte religiose, decorano la tomba appartenente a Khnumdjedef, ispettore dei funzionari, supervisore dei nobili e sacerdote durante il regno di Unas (2350 a.C), ultimo faraone della V dinastia.

Numerose statue, tra cui un gruppo di nove, scoperto vicino al complesso piramidale di Pepi I (VI dinastia, morto il 2280 a.C), raffigura un uomo con la moglie e i servitori. Infine, sempre in questa zona, è stata portata alla luce un’altra tomba, di dimensioni più modeste, appartenuta a un ufficiale reale di nome Meri.

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