La didattica ibrida a Didacta Italia
Di Giancarlo Marcelli*
Nella recente fiera Didacta Italia tenuta a Firenze, nella giornata dell’8 marzo è stato trattato l’intrigante tema degli apprendimenti interdisciplinari da adottare per una formazione scientifica adeguata degli studenti. L’editorialista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, ha condotto l’incontro “Dalle Stem (Science Technology Engineering Mathematics) alle Steam (Science Technology Engineering arts, Mathematics)” coadiuvato dal prof. Schettini, docente di fisica e autore del testo “La fisica che ci piace” e dal dott. Galansino, direttore della fondazione palazzo Strozzi di Firenze. Che dire oltre sul fascino delle osservazioni condotte e delle sensazioni trasmesse?.
La tecnologia si muove a passi da gigante e l’insegnamento impone comunque che gli studenti inizino a “pensare” come piccoli scienziati, storici e filosofi in fiere. Le competenze da sviluppare, magari con il problem solving, dipendono sempre più dalla capacità di creare novità interdisciplinari, adottando tanti catalizzatori cognitivi, per nuovi percorsi
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