Le rane si fingono morte per evitare i maschi
Quando si tratta di sesso, moltissime rane usano la stessa strategia, nota in inglese come explosive breeding, accoppiamento esplosivo, che consiste nel concentrare gli sforzi riproduttivi in un periodo di tempo molto breve; il risultato è che molti maschi competono per la stessa femmina, fino ad arrivare a formare le cosiddette mating ball, vere e proprie “palle” di anfibi con la femmina al centro e i maschi intorno.
È una strategia efficace ma anche pericolosa: soprattutto per le femmine, che rischiano di soffocare o di annegare se non riescono a liberarsi dei corteggiatori. Uno studio pubblicato su Royal Society Open Science dimostra però per la prima volta che le rane femmina non sono così passive come sembrano in queste situazioni, ma hanno anzi sviluppato una serie di contromosse per proteggersi dalle attenzioni eccessive dei maschi.
“No vuol dire no”. La prima considerazione importante da fare è che lo studio è stato effettuato in condizioni di laboratorio e ha previsto una serie di prove che coinvolgevano un singolo maschio e due femmine di diverse dimensioni; ancora non abbiamo verificato se le femmine si comportino così anche in natura.
“Così” come, però? In origine, l’esperimento doveva servire per verificare se i maschi di rana rossa (Rana temporaria, la specie più diffusa anche in Italia) abbiano o meno delle preferenze per le dimensioni della partner. Osservando le interazioni, però (che hanno peraltro rivelato che per i maschi le dimensioni non contano), il team ha notato che molte rane femmine si ribellavano alle attenzioni del maschio, attuando in particolare tre diverse strategie difensive. La più diffusa, osservata nell’83% delle femmine, consiste nel ruotare il proprio corpo nel tentativo di liberarsi dalla presa del maschio.
Nel dubbio, fingiti morta. Il 48% delle rane, invece, ha usato la tecnica di imitare il richiamo di un maschio, per distrarre il partner e quindi liberarsi. E infine, nel 33% dei casi le femmine hanno usato la strategia definitiva: allargare e irrigidire gli arti, e fingersi morte.
Secondo gli autori dello studio, potrebbe essere questa la tattica più usata in natura: quando sei intrappolata in una mating ball, ogni movimento attrae l’attenzione, e l’immobilità totale è il modo migliore per far perdere interesse ai maschi. Un altro dato che è emerso è che più una femmina è di piccole dimensioni, più è probabile che provi a scappare da un maschio, mentre le rane più grosse sembrano accettare più serenamente il loro destino.
Come detto, però, finora abbiamo osservato questi comportamenti solo in un contesto controllato: il prossimo passo sarà verificare se le cose vanno così anche in natura.
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